
Il Lecce segna poco? Sì ma la situazione non è diversa da quella dell’anno scorso, la differenza sta nelle reti subite. I gol infatti sono 24, esattamente come erano 24 alla 26^ giornata della stagione appena passata con Marco Baroni in panchina.
Purtroppo a preoccupare sono i gol presi, addirittura 43 contro i 31 di un anno fa, con una difesa che lo scorso anno non ha mai subito più di due gol a partita, eccezion fatta per l’ultima partita col Bologna, a salvezza ormai acquisita. Un Lecce quindi meno prolifico e anche meno solido.
Ed è quindi anche una questione di punti, 24 su 26 giornate contro i 27 dell’anno prima.
Se però fosse solo un meccanismo matematico a spiegare la realtà non si spiegherebbero tante situazioni di evidente difficoltà della squadra, che senza quel tesoretto iniziale acquisto nelle prime cinque partite oggi sarebbe impietosamente agli ultimi posti della classifica.
E invece come l’anno scorso, almeno fino a questo momento, il Lecce è aiutato dalla fragilità di molte squadre con problemi altrettanto evidenti. Un quadro che spacca in due, forse in tre, il campionato di serie A, con squadre che sembrano appartenere davvero ad altra categoria.