Cosenza ‘Lecce aspettami, essere qui è un sogno’

Parla il difensore centrale che spera di tornare in campo tra poco più di un mese dopo l’infortunio subito nella gara di Cesena. ‘Liviero è un giovane dalle grandi doti. Può darci una grossa mano’.

"È la prima volta che mi capita un infortunio grave specialmente a inizio stagione l'importate, però, è  che non sia accaduto alle gambe. Oggi ho iniziato a fare riabilitazione e spero di rientrare tra un mese e una decina di giorni", si presenta così il difensore centrale Francesco Cosenza, acquistato dal sodalizio di "Piazza Mazzini" a titolo definitivo, ma che, dopo soli pochi minuti dall'inizio della gara con il Cesena di Tim Cup, a causa di un contrasto di gioco con un calciatore avversario, ha rimediato l'infortunio alla clavicola sinistra che lo costringerà per un po' di tempo a stare fuori dal campo e che non gli ha consentito, altresì, di svolgere la preparazione pre-campionato insieme ai nuovi compagni.
 
"Purtroppo è accaduto tutto così velocemente che non ho avuto tempo di ambientarmi con i miei nuovi compagni, però si respira entusiasmo in città e all'interno del gruppo. A Vercelli mi trovavo bene e se ho deciso di venire a Lecce è stato perché sono stato coinvolto e credo molto in un progetto importante. Prima di prendere questa decisione non ho sentito nessuno è la scelta più coraggiosa non è stata quella di scendere di categoria, bensì, di far parte di una squadra come il Lecce, dove ci sono tante persone del posto che ci stanno mettendo la faccia”.
 
“Ritengo – prosegue Cosenza –  che nel girone non ci siano avversarie più e meno quotate, poi, non è bellissimo fare nomi. Ma penso che siamo noi a costruire il nostro destino è solo l'atteggiamento, la grinta e la fame possono fare la differenza. La storia dice che questa è una piazza ambita e proprio per questo motivo giocare a Lecce è come realizzare il sogno che hanno i bambini quando intraprendono la carriera del calciatore. Il fatto, poi, che si stia raggiungendo quota 6.0000 abbonamenti, quasi a livello di Serie A, è un’ulteriore prova del fatto di come ci sia da parte dei supporter entusiasmo e attaccamento a questi colori. Dal canto nostro dobbiamo cercare di mantenere alta questa  passione e dare soddisfazione a tutti i tifosi”. 
 
“In campo – prosegue il difensore – sono dipinto come il cattivo della situazione, ma non sono così. Il mio modo di giocare è incentrato, soprattutto,  sull'atteggiamento aggressivo e per questo nel corso degli anni ho avuto qualche problema con le terne arbitrali, ma posso assicurare che non sono un giocatore scorretto.  Liviero è un ragazzo giovane e mi ha chiamato, ma non per sondare il terreno, con lui ci sentiamo spesso. È un giovane che ha bisogno di giocare con continuità e lo scorso anno era un po' 'chiuso', se dovesse arrivare ci darebbe una grossa mano. È un esterno puro che parte da dietro, con un bel piede e una gran corsa”.
 
“Calcisticamente conosco tutti i nuovi compagni. Ero curioso di fare la conoscenza di Moscardelli, poi, ho rivisto volentieri Lepore con il quale ci ho giocato contro qualche anno fa, ma inserirsi qui è semplicissimo, ripeto, sono stato colpito dall'atteggiamento del gruppo e dalla sua voglia di mettere a proprio agio immediatamente i nuovi. Per quel che riguarda Curiale parliamo di un attaccante forte fisicamente, sono contento perché è una brava persone e ben vengano i bravi ragazzi prima e i grandi calciatori poi, sono certo che anche lui ci darà una grossa mano". 



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