Dopo la deludente prestazione con i cugini della matricola Andria nella prima di campionato, che ha visto i giallorossi soccombere di fronte a 10.000 tifosi col risultato shock di 3 a 1, il Lecce ieri ha provato a rialzare la testa e a dare una scossa al proprio campionato, che non si può dire sia iniziato sotto una buona stella.
La gara con gli stabiesi è risultata essere, a questo punto, una sorta di esame per gli uomini di mister Asta ed è servita, soprattutto, a verificare le ambizioni di una squadra costruita su misura per vincere il campionato. Nei precedenti 10 incontri con le "vespe" il Lecce vanta 6 vittorie, 3 pareggi e una sconfitta con 19 gol fatti e 5 subiti.
Al "Romeo Menti" di Castellammare di Stabia il tecnico di Alcamo ha schierato in campo una formazione con al centro dell'attacco il solito bomber Moscardelli coadiuvato da Lepore e Surraco.
Il Lecce parte con il piglio giusto e al 4° va vicinissimo alla marcatura con Lepore che dal limite con un gran bel destro colpisce il palo a Russo battuto. Al 12° Curiale per ben due volte a tu per tu col portiere ospite sbaglia incredibilmente una facilissima occasione da rete. La partita fondamentalmente è equilibrata ma le occasioni più nitide le ha avute il Lecce ma le ha puntualmente sprecate malamente. Al 20° Curiale, ancora lui, da solo con Russo si fa ipnotizzare sbagliando clamorosamente l'ennesima palla gol. Al 25° la Juve Stabia vicino al gol con Arcidiacono che di testa prova a sorprendere Perucchini il quale blocca con sicurezza. Un minuto più tardi sempre Arcidiacono fa tremare la difesa giallorossa con un tiro dal limite che Perucchini da campione respinge negando il vantaggio alle "vespe" e deviando la sfera in angolo. Al 28° primo giallo di una lunghissima serie ai danni di Cancellotti che apre così la psicosi del Sig. Marinelli di Tivoli di perdere la partita dalle mani. Quattro minuti più tardi Polak lascia il posto a Liotti. Al 35° è Migliorini a finire sul taccuino del direttore di gara per fallo su Curiale. Al 40° arriva la prima sostituzione per il Lecce fuori il claudicante Curiale per Doumbia il quale risulterà essere per tutta la partita un latitante senza eguali. Al 42° Moscardelli da 35 metri lascia partire un tiro velleitario che Russo blocca con tutta tranquillità. Al 43° è ancora Lepore a far tremare i pali della porta locale con un tiro da 25 metri che si stampa sulla traversa. Due minuti più tardi capovolgimento di fronte con gli stabiesi vicini al vantaggio sempre con l'inesauribile Arcidiacono il quale fa partire un bolide da distanza ravvicinata dove trova pronto Perucchini per la deviazione in angolo. Il primo tempo termina e reti bianche ma le emozioni e le azioni da rete sono state copiose. Due legni colpiti da Lepore per i salentini e le tante occasioni fallite da Curiale fanno tornare alla mente i fantasmi del passato quando i giallorossi non riuscivano a capitalizzare quanto prodotto buttando alle ortiche partite facili facili. Mentre la Juve Stabia con Arcidiacono ha avuto per due volte l'opportunità di passare in vantaggio ma l'estremo difensore leccese in entrambe le occasioni ha negato loro la gioia del gol.
Nella ripresa al 48° Papini vince un rimpallo con Migliorini in area di rigore e da due passi non fallisce l'appuntamento con il gol portando il Lecce in vantaggio per 1 a 0. Al 51° ritorna a far capolino in campo la fobia dell'insicuro arbitro di Tivoli che ammonisce Carrotta e un minuto più tardi Liviero. Al 58° Vella per la Juve Stabia rileva Gatto. La lunga lista degli ammoniti si fa sempre più consistente con Contessa che va ad incrementare il taccuino del direttore di gara. Al 62° ancora un sostituzione per gli stabiesi entra Gomes ed esce Nicastro. Un minuto dopo, show della "giacchetta nera" laziale il quale mostra per la seconda volta il cartellino giallo a Liviero facendogli guadagnare anzitempo la strada degli spogliatoi. Lecce in inferiorità numerica per quasi tutto il secondo tempo e Antonino Asta costretto a correre ai ripari sostituendo Surraco con Beduschi. Sette minuti più tardi si assiste all'ennesima ammonizione, questa volta il giallo è tutto per Liotti per fallo su Moscardelli. Gli stabiesi consci della superiorità numerica si riversano, per lunghi tratti, nella metà campo giallorossa rendendosi più volte pericolosi ma la difesa salentina regge l'urto sventando con sicurezza ogni pericolo. E' chiaro che a questo punto il Lecce bada solo a non prenderle facebdo saltare tutti gli schemi. Al 71°, al 73° e al 74° Marinelli si supera ammonendo rispettivamente Beduschi, Ripa e Camisa. La Juve Stabia prova in tutti i modi a pareggiare la partita con un forsennato assedio all'area salentina ma come anzidetto il muro regge eccome se regge. Il tecnico di Alcamo si copre ulteriormente buttando nella mischia Gigli per Moscardelli. Al 76° e al 90° la Juve Stabia va per due volte in gol ma l'arbitro su segnalazione dell'assistente di linea annulla entrambe le reti. Prima del triplice fischio c'è ancora tempo per assistere ad altre due ammonizioni che vedono Perucchini e Lepore ad intasare, il già colmo e stracolmo taccuino dell'arbitro tivolese.
Per il Lecce partita sofferta ma meritata e domenica al "Via del Mare" sarà di scena la capolista Casertana.
Ivan Vedruccio
