Ramadani, “Entrare sempre in campo per fare risultato. Contro il Sassuolo necessaria la giusta mentalità”

Parla il centrocampista albanese giunto nel Salento per sostituire capitan Morten Hjulmand. La sua analisi della sconfitta contro il Napoli.

È arrivato nel capoluogo, fortemente voluto dalla società, con il difficile compito di sostituire capitan Hjulmand e lui, Ylber Ramadani, centrocampista albanese 27enne, la sfida l’ha accettata, senza indugi. È uno dei calciatori più utilizzati da mister Roberto D’Aversa e ha sfoderato grandi prestazioni, anche se, sabato pomeriggio contro il Napoli, da un suo errore è partito il contropiede che ha portato al raddoppio dei partenopei e sempre lui è stato l’autore del fallo, che ha fatto sì che il Sig. Pairetto concedesse il rigore che ha fissato il punteggio sullo 0-4.

Ma si sa, nessuno è perfetto e l’importante è mettere alle spalle gli errori e ripartire più forti di prima.

“Sabato siamo entrati in campo per fare un risultato positivo, la prima parte di gara è stata equilibrata, forse se avessimo segnato la partita sarebbe stata diversa, dobbiamo lavorare per fare bene venerdì contro il Sassuolo”, ha affermato.

La gara con il Napoli

“Abbiamo impostato un pressing alto, nel primo tempo abbiamo tenuto botta, ma nella ripresa si è sofferto, anche perché loro fanno tanti cambi di gioco”. Il Napoli nel secondo tempo ha giocato meglio, sono i Campioni d’Italia e sono venuti qui per vincere”.

Il Sassuolo

“Il mister ci ha messo in guardia per la sfida con il Sassuolo, sono forti e noi dobbiamo entrare in campo per fare un risultato positivo e giocare con la mentalità giusta. Giochiamo in casa, avremo il sostegno dei tifosi e dobbiamo fare bene. Bisogna avere sempre equilibrio, recuperare energie e non fare differenze tra avversari”.

Obiettivo

“Il nostro obiettivo è la salvezza e bisogna giocare sempre con lo scopo di fare punti”.

Differenza tra calcio inglese e italiano

“Il calcio in Inghilterra rispetto all’Italia è più offensivo e meno tattico. Mi sono allenato con diversi tecnici italiani, tra cui Agostinelli, Panucci ed Edy Reja e conoscevo il tipo di gioco”.

Chi lo ha impressionato

“Tra gli avversari che ho affrontato mi è piaciuto molto Anguissa, tra i miei compagni dico Krstovic è un attaccante forte e giovane e lavora tanto”.

La scelta di Lecce

“Quando ho parlato con il Direttore ho detto che sarei venuto qui, perché questo è un club serio e che mi ha voluto fortemente”.



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