Lecce-Frosinone, c’è in ballo il titolo di rivelazione

Ad affrontarsi saranno due squadre simili, con gestioni oculate che navigano in acque tranquille e sono sempre rimaste ben al di fuori della lotta per la salvezza

“Sarebbe bello vincere per prendersi il titolo di rivelazione dell’anno”: le parole sono del presidente del Lecce Sticchi Damiani che dopo aver smaltito il pareggio di Empoli si è subito proiettato al prossimo scontro con il Frosinone di Eusebio Di Francesco.

Ad affrontarsi saranno due squadre simili, con gestioni oculate che navigano in acque tranquille e sono sempre rimaste ben al di fuori della lotta per la salvezza da cui oggi hanno rispettivamente cinque e sette punti di distanza. Il prossimo non sarà sicuramente un big match, ma sarebbe davvero un peccato non seguire la diretta serie A delle prossime partite tra cui svetta la sfida divertente tra Lecce e Frosinone.

Lecce-Frosinone, chi sarà la rivelazione

Il numero uno dei salentini ha ragione, è sfida per il titolo di rivelazione dell’anno quella tra Lecce e Frosinone, perché il Bologna, che sta vivendo un’annata da favola, non può essere messo sullo stesso piano per investimenti e rosa. Le prossime avversarie al Via Del Mare hanno lo stesso obiettivo, la salvezza, secondo transfermarkt hanno rose che per valore sono le più basse in serie A: ultimo il Frosinone a 62 milioni, terzultimo il Lecce a 81, sono le due formazioni con età media più bassa del campionato con 24 anni circa a testa e sono anche le due società con monte ingaggio più basso, 14 milioni i salentini, 18 i ciociari.

Se il calcio fosse solo soldi e numeri la classifica sarebbe già fatta e di sicuro Lecce e Frosinone sarebbero in fondo con pochissime possibilità di rimanere in Serie A. Lo sport però è diverso, è soprattutto passione e competenza, caratteristiche che Lecce e Frosinone hanno in quantità, a ben vedere molto più che una lunga serie di società italiane. Per questo sono loro le vere rivelazioni del campionato, sono loro che sabato alle 15 si affrontano per lanciarsi verso quell’obiettivo che a inizio stagione sembra difficilissimo e che oggi rischia di assomigliare ad una lunga discesa verso il traguardo.

Lecce, ora serve vincere

Per prendersi il titolo il Lecce ha bisogno di tornare a conquistare quella vittoria che manca addirittura dal 22 settembre, da 11 partite in tutto con quattro pareggi di fila figli di alcune occasioni sprecate, come con il Milan e con il Bologna, senza contare che a Empoli nella sagra dell’errore qualcosa di più si poteva ottenere. Il digiuno è lungo, ma parlare di crisi sembra ingeneroso, D’Aversa ha a disposizione un gruppo giovane partito a razzo grazie ai gol di Krstovic e alle funamboliche discese di Almqvist, il primo però è da tempo che non trova la rete, il secondo è fuori per infortunio.

Il tecnico ha pescato dalla panchina Banda e Piccoli, ottime alternative, ma è ovvio che se alla squadra più giovane e meno cara della serie A togli due titolari in attacco diventa tutto più difficile. Con il Frosinone la differenza potrebbe farla il Via Del Mare, dove il Lecce ha vinto tutti gli scontri diretti e dove il Frosinone arriva con uno score esterno da brividi: nessuna vittoria, cinque sconfitte di fila in campionato e solo due punti conquistati, peggior rendimento dell’intero campionato.