
“Ho appreso dalla stampa della volontà della famiglia Tesoro di lasciare la guida dell’U.S. Lecce a fine stagione. Non nascondo di essere fortemente preoccupato per il futuro della squadra per la quale ho sempre tifato sin da bambino”.
A quasi un mese dalla conferenza stampa in cui il presidente giallorosso, Savino Tesoro, ha annunciato la volontà di passare la mano alla fine della stagione in corso e con le voci circa cordate interessate all’acquisizione del sodalizio di “Piazza Mazzini”, oggi scende in campo Angelo Bisconti, imprenditore di Campi Salentina, operante nel settore dolciari che non nasconde i propri timori circa il destino dei colori giallorossi.
“Se la decisione dell’attuale proprietà dovesse essere confermata – prosegue Bisconti – sono pronto a fare la mia parte per rilanciare il progetto Lecce. Nei giorni scorsi ho avuto una serie di incontri con piccoli imprenditori del territorio e gruppi di supporters non appartenenti al tifo organizzato”.
È da qui che l’inventore del pasticciotto Obama lancia la proposta dell’azionariato popolare: “Dal confronto è emersa la volontà comune di lanciare un azionariato popolare, sul modello spagnolo (vedi Barcellona). Per questo invito i tifosi e gli altri imprenditori del Salento ad aderire alla mia iniziativa per portare sempre più in alto il nostro amato Lecce! Forza giallorossi!”.
Quella dell’azionariato popolare non è un’idea nuova, però. Spesso, ogni qual volta si è parlato di società calcistiche poste in vendita, si è sempre ricorso a questa ipotesi che, al momento, sebbene sempre accolta con favore, in Italia non ha mai fatto proseliti.