Lecce – Roma 0-1. Supercoppa Primavera ai giallorossi di Guidi, un autogol del portiere condanna i salentini

Il gol decisivo della Roma arriva al 71′. Si tratta in realtà di un’autorete del portiere salentino Lampinen Skaug.

Una Roma più squadra batte il nuovo Lecce in costruzione di Federico Coppitelli e si aggiudica la Supercoppa Primavera Tim. Il gol decisivo arriva al 71′. Si tratta in realtà di un’autorete del portiere salentino Lampinen Skaug che manda nella propria porta la sfera che ricadeva in campo su tiro a giro di Capitan Cherubini.

Risultato sostanzialmente giusto per la mole di gioco fatta vedere sul rettangolo verde, anche se il Lecce ha avuto quattro occasioni per pareggiare, occasioni malamente sprecate. Coppitelli dovrà lavorare per ricostruire una nuova squadra forte come quella della stagione precedente; i laterali di difesa e d’attacco non sembrano della stessa ‘pasta’ dei precedenti.

Presentazione del match

Un Via del Mare festante ha ospitato la sfida tra la Primavera del Lecce e quella della Roma per l’aggiudicazione della Supercoppa Primavera Tim, il trofeo di inizio stagione che si contendono la vincitrice dello scudetto e la vincitrice della Coppa Italia dello scorso campionato. Va ricordato che entrambe le squadre hanno battuto la Fiorentina di Alberto Aquilani, ora allenatore del Pisa, che dopo tanti trionfi aveva dovuto abdicare in entrambe le competizioni.

Tanta la curiosità per vedere la nuova nidiata di Pantaleo Corvino nell’ attesa dei nuovi Gonzalez, Dorgu, Burnete, Corfitzen, Borbei e Berisha. Volti nuovi che desiderano mettersi in mostra sapendo di poter contare su una società che della valorizzazione dei suoi giovani fa autentico motivo di esistenza, anche economica.

Primo Tempo

La partita diretta dal sig. Cavaliere della sezione di Paola, coadiuvato dagli assistenti Pedone di Reggio Calabria e Dell’Orco di Policoro (quarto uomo Baratta di Rossano) ha visto nei primi 25′ il netto predominio della Roma che ha messo in mostra le abilità di palleggio di Pisilli, Cherubini, Misitano, Mannini, Pagano e soprattutto le doti funanboliche del gioiellino portoghese Joao Costa (ammonito al 33′ per un brutto intervento), in certi momenti imprendibile.

Salentini imprecisi, leggerini, a volte troppo distratti, con Burnete e Corfitzen che non fanno la differenza. Le assenze di Dorgu e Berisha sono tanta roba da rimpiazzare. Le catene laterali non funzionano e la via centrale è intasata per colpa della densità di palleggio che sa fare la squadra di Guidi.

Così la Roma rischia di passare al 12′ con una incursione avvolgente in area che porta molti uomini: il tiro capitolino a colpo sicuro viene deviato in scivolata da un difensore leccese in collaborazione col portiere norvegese Lampinen Skaug che, al suo esordio, non ha sfigurato

Al 28′ Corfitzen, alla prima occasione dei giallorossi, si divora il gol: lanciato in contropiede, solo davanti al portiere avversario Marin, si allunga troppo la sfera e non riesce a concludere.

Poi è la Roma al 38′ a non concretizzare l’occasione che si costruisce a seguito degli sviluppi di un calcio di punizione: il batti e ribatti in area non produce la stoccata decisiva. Al 40′ Cherubini da buona posizione conclude a lato.

Prima dei tre minuti di recupero, l’irlandese Mc Jannet e l’olandese Addo si beccano il giallo.

Secondo tempo

L’inizio della ripresa promette meglio per il Lecce: Burnete recupera palla, la mette al centro per Corfitzen ma la misura del passaggio è sbagliata. La Roma torna a pressare e confina il Lecce nella propria metà campo.

Colossali due occasioni fallite dal centravanti Misitano che lambisce di pochissimi centimetri il palo alla destra del portiere salentino prima al 57′ e poi al 60′ sempre su cross dalla destra dove gli uomini di Coppitelli soffrono maledettamente. Per il polacco Gromek non è serata e dalla panchina gli subentra Minerva. La Roma, però, è più squadra mentre i salentini devono ricostruire il mood dello scorso anno. Non particolarmente in serata il direttore di gara Cavaliere che commette più di un errore di valutazione esasperando gli animi. Il vantaggio della Roma sembra essere nell’aria.

Il gol della Roma

Al 70′ Mannini si intestardisce a tirare anziché passare al centro e ottiene solo un calcio d’angolo. Ma dal corner scaturisce il gol del vantaggio: Cherubini prova il tiro a giro, la palla sbatte sulla traversa e ricadendo in campo colpisce la schiena del portiere. Si tratta di autogol di Lampinen-Skaug.

Quattro occasioni per il pari

Al 73′ Vescan Kodor sostituisce Agrimi. Il Lecce si anima e Mc Jannet, tutto solo davanti al portiere, ha l’occasione del pareggio ma tira addosso a Marin.

La Roma cala fisicamente e su calcio d’angolo il Lecce ha l’ennesima occasione per il pari: il colpo di testa di Minerva a colpo sicuro viene deviato in angolo dal bellissimo intervento di Marin.

Al 90′, prima dei 5′ minuti di recupero, un Corfitzen giù di tono prima si procura un calcio di punizione e poi spedisce la sfera tra i guantoni dell’estremo difensore capitolino.

Al 95′ ancora Mc Jannet, liberato da uno schema su punizione, tira fuori da facile posizione. I tre fischi finali arrivano subito dopo.

Le pagelle

Lampinen Skaug: 6
Dell’Acqua: 5,5
Pascalau: 6
Addo: 6
Casalongue Lopez: 5
dall’86’ Perricci: s.v.
Mc Jannet: 6
Vulturar: 6,5
Gromek: 5
dal 60′ Minerva: 6
Corfitzen: 5,5
Burnete: 5,5
Agrimi: 5
dal 73′ Vescan Kodor: s.v.



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