Ha sollevato un polverone di polemiche il coro ‘terùn terùn’ intonato dal centrocampista del Brescia, Leonardo Morosini per festeggiare insieme ai compagni di squadra la promozione in Serie A, dopo otto anni. Quanto accaduto al «Rigamonti» al termine del match contro l’Ascoli è ormai noto a tutti grazie al video, postato anche sulla pagina ufficiale del Club, salvo essere poi cancellato. Pochi secondi che sono diventati virali, mentre sui social si accendeva la discussione tra chi non ci vedeva nulla di male e chi lo considerava “razzismo” o quantomeno un’offesa ai meridionali che non passerà agli annali come un buon esempio di sportività.
La bufera scoppiata è stata così difficile da contenere che il calciatore delle Rondinelle ha rotto il silenzio per chiedere scusa e provare a gettare acqua sul fuoco, un fuoco che solo il calcio sa alimentare in modo profondo.
«È stato fatto un coro goliardico per prendere in giro il mio compagno siciliano, Ernesto Torregrossa. L’ho fatto in maniera leggera e non avevo intenzione di umiliare nessuno», ha spiegato su Instagram Morosini. In molti, infatti, hanno visto nel gesto che ha coinvolto anche la curva Nord un riferimento alle tifoserie del Palermo e del Lecce che stanno combattendo sul campo per conquistare anche loro un posto nella massima serie.
«Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso, non avevo alcuna intenzione di farlo. Amo il Sud, amo tutta l’Italia» ha concluso il trequartista smentendo, quindi, chi lo aveva accusato di razzismo.
