Mannini, ‘Adesso serve praticità. Un Lecce meno bello, ma vincente’

Parla l’esterno uno dei migliori giocatori della stagione in corso. Intanto alle 18.00 di oggi calciatori impegnati in una seduta. Lunedì posticipo contro il Messina.

Proseguono gli allenamenti dei giallorossi in vista del posticipo di lunedì sera che vedrà gli uomini di mister Bollini scendere in campo contro il Messina.
Nel pomeriggio di oggi capitan Miccoli e compagni sono stati impegnati in una singola seduta pomeridiana al “Via del Mare”.
 
Da quando l’allenatore di Poggio Rusco siede sulla panchina salentina la formazione leccese sembra aver ritrovato carattere, voglia di lottare ed attenzione e la sfida contro la compagine peloritana potrebbe finalmente dare la svolta alla stagione e fare in modo che ci si possa issare stabilmente al terzo posto. Quello che garantisce la possibilità di disputare i Play Off.
 
“Contro il Messina vogliamo rifarci della sconfitta subita all’andata e, soprattutto, non ci prossimo permettere di perdere altri punti per strada. Nella gara del ‘San Filippo’ io migliore in campo? Si vince e si perde da squadra e quando c’è una brutta prestazione non contano i risultati dei singoli”, ha affermato l’esterno Mannini, tra i giallorossi più positivi nel corso della stagione in corso.
 
“Non mi sento il jolly della formazione. Quando sono arrivato ho detto che mi sarei messo a disposizione in qualsiasi zona del campo e per me l'importante è dare sempre qualcosa.
 
Adesso siamo una compagine molto più da Serie C , mi riferisco all'atteggiamento aggressivo, soprattutto all’insegna del fatto che il  campionato lo richiede. Adattarsi alle varie situazioni è sinonimo di intelligenza. Adesso mi propongo di meno in avanti perché si rischierebbe troppo di lasciare la difesa con un uomo in meno e perché troppe volte abbiamo preso goal su ripartenza.
 
Riguardo al fatto che abbiamo cambiato tre allenatori da parte nostra c’è sempre stata massima disponibilità nei loro confronti. Abbiamo fatto ogni volta quello che ci veniva chiesto. Abbiamo dimostrato buona volontà, magari i risultati non dicevano questo, ma c'è stata sempre voglia di lavorare
 
Prima la squadra veniva definita troppo vecchia e adesso, con i nuovi arrivati, c'è il giusto mix tra esperienza e freschezza e i risultati hanno detto che questo è la combinazione giusta.
 
Non so se non siamo più quel team che perde con le piccole, adesso pensiamo partita dopo partita, in questo momento le attenzioni sono rivolte alla gara di lunedì e mi auguro che, al termine dei 90 minuti, si dica che è stato un Lecce meno bello ma vincente. Ora se è necessario mettersi 11 giocatori davanti alla porta per portare a casa il risultato abbiamo l’obbligo di farlo. Bisogna puntare ad una praticità che le prime hanno sempre dimostrato.
Non bisogna assolutamente fare caso ai risultati degli altri. L’unico pensiero che bisogna avere è quello di vincere, perché osservare gli avversari distoglierebbe dall’obiettivo di cercare sempre di conquistare sempre i tre punti.
 
Sicuramente il tifo ci può dare una grassa mano, noi ce la metteremo tutta e speriamo di essere sostenuti. Poi è difficile essere supportati in momenti in cui le cose vanno male, ma le critiche fanno parte di questo lavoro. Nei momenti in cui tutto gira per il verso giusto è più facile, quando i risultati non arrivano si sviluppano i problemi. Ma dal modo in cui si superano questi frangenti che si vede il buon giocatore.
 
Adesso sto bene. Ho avuto un infortunio che mi ha fermato un mese senza che potessi allenarmi, ho ripreso subito a giocare e avvertivo dolore e quindi le mie prestazioni non erano buone. Ora sono pienamente recuperato, mi alleno senza avere fastidi, ma a volte è necessario scendere in campo anche in queste condizioni
 
Stiamo lavorando tanto sulle ripartenze il fatto di andare in vantaggio ed essere recuperati dipendeva dal fatto di sfruttare male i contropiede. Bisogna chiudersi e ripartire bene.
 
Tra poco si apre un ciclo di incontri difficile, ma chi l'avrebbe mai detto che a dicembre avremmo subito tre sconfitte di fila? Bisogna vivere una gara alla volta e fare sì che si possa ottenere il massimo”. 



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