«Michael Schumacher è¨ morto». Tifosi impietriti ma il tweet è¨ una bufala

Aveva tenuto con il fiato sospesa tutti i suoi tifosi, ma per fortuna la notizia della morte del pilota della Formula 1 Michael Schumacher non è¨ vera.

Sul web la voce si era diffusa a macchia d'olio, in un tam tam incessante che ha, di fatto, tolto la speranza ai tifosi del 7 volte campione del mondo di Formula 1. Poi la smentita dall’Ospedale di Grenoble: «Michael Schumacher non è morto».

Succede spesso che le notizie che circolano sui social network si rivelino, alla fine, infondate. Nascono da qualche parte nel web e si diffondono a macchia d’olio, senza un perché. Soprattutto quando lasciano sconcertati, quando toccano argomenti o persone che ci stanno a cuore, quando gelano il sangue. Rimbalzano da un sito all’altro, condivise quasi automaticamente dagli utenti seppur manchi l’ufficialità. È già accaduto in passato, è ricapitato ieri.  Il tam tam scatenato da un tweet ha fatto il giro del mondo, in pochi secondi. Potenza di internet, si dice quando le news circolate si rivelano vere. Altra faccia della medaglia, quando non è così.

«Michael Schumacher è morto»: poche parole sono bastate ad infiammare la rete. Da Facebook aTwitter il lutto era dato per certo.  Il secco comunicato dell'ospedale francese di Grenoble, dove Schumi è ancora ricoverato, però, stavolta regala un sorriro: «L'ospedale smentisce il decesso di Michael Schumacher», è stata l'asciutta risposta dei medici. Lapidaria sì ma sufficiente a mettere a tacere le voci della scomparsa del 7 volte campione del mondo. E anche se le sue condizioni di salute, quelle vere, sono ancora delicatissime ciò che importa ora è che sia ancora vivo.

Già nei giorni scorsi, Sabine Kehm, manager e portavoce di Schumacher, aveva ribadito, per l’ennesima volta, di non dare credito alle indiscrezioni, spiegando che le uniche notizie ufficiali sono quelle provenienti dall'Ospedale e dall'entourage del pilota. Ma la paura, a volte, è più forte della razionalità.



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