Pippo Falco, lo scudetto con la Stella Rossa e un pensiero al Lecce: ‘Spero che vada in Serie A’

‘Dispiace che i miei ex compagni non abbiano centrato la promozione diretta in Serie A. Nutro grande affetto per i tifosi del Lecce anche se non mi sono lasciato bene con loro’, l’intervista di Filippo Falco

Non si era lasciato benissimo con il Lecce Filippo Falco nella sessione invernale del calciomercato. Troppo allettante la proposta della Stella Rossa di Belgrado per non accettarla, decidendo di intraprendere un’esperienza nel calcio internazionale. A distanza di qualche mese, da campione di Serbia, mentre i salentini sono impegnati nei play off per la promozione in Serie A, ha deciso di parlare e di raccontare le sue impressioni.

Nel corso di una video-intervista rilasciata a YTalk Sport, il talento di Pulsano, ex fantasista di Lecce, Bologna, Cesena e Benevento tra le altre, ha parlato della sua attuale esperienza all’estero, del rapporto con il suo connazionale Diego Falcinelli e mister Dejan Stankovic, senza però dimenticare gli ultimi campionati italiani vissuti tra Serie A e Cadetteria con la maglia giallorossa dei salentini.

‘In Serbia il calcio si vive in maniera più serena a differenza dell’Italia’

Proprio riguardo al suo trasferimento e alla scelta di andare all’estero è stato sincero: “a Gennaio mi è stata data quest’opportunità di andare alla Stella Rossa e avevo pensato fosse il momento di lasciare un po’ l’Italia per fare un’esperienza all’estero. Per una questione di vita, imparare altre culture e conoscere un nuovo calcio. Quando sono arrivato a gennaio faceva molto freddo, -6 o -7 gradi tutti i giorni, l’ho sofferto un po’. Da marzo mi sto godendo la città, perché è fantastica, c’è un bel clima e in questi giorni ci sono 30 gradi. In Serbia vivono il calcio molto più serenamente, mentre in Italia ci sono più regole, più ritiri. Qui si vive più serenamente, come bisognerebbe vivere il calcio”.

Fondamentale nella sua scelta è stata la presenza di un mister come Dejan Stankovic: “mi ha chiamato una volta, mi ha spiegato un po’ il progetto e ho detto subito di sì. Stankovic è un grande motivatore, è un ottimo allenatore e credo abbia un grande futuro davanti. Non so se andrà via in estate, sono valutazioni che spettano a lui e alla società. Nel calcio mai dire mai”.

‘Devo molto a Liverani, mi ha fatto crescere tanto’

La “pulce di Pulsano” è tornata poi a parlare del suo “controverso” rapporto con la piazza salentina ed ha augurato infine il meglio al Lecce di mister Eugenio Corini in vista degli imminenti playoff di Serie B: “l’allenatore che mi ha cambiato? Sicuramente Liverani, perché mi ha fatto crescere sotto tutti i punti di vista. Soprattutto sotto il profilo mentale, mi ha fatto capire l’importanza dell’allenamento e mi ha fatto credere tantissimo in me stesso”. Poi aggiunge: “mi dispiace che non abbiano centrato la promozione diretta, mi dispiace per i miei ex compagni di squadra, perché potevano davvero portare il Lecce in Serie A nelle ultime giornate. Per i tifosi nutro grande affetto, nonostante qualche critica quando me ne sono andato. Ma nel calcio non si sa sempre tutto, quindi non mi sono lasciato benissimo con loro. Spero davvero che salgano in Serie A”.



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