Essere salentino e militare in Serie A con la maglia del Lecce è un’emozione unica. Se poi i colori giallorossi ti hanno accompagnato fin da bambino, alimentando sogni e speranze, allora le emozioni si moltiplicano. Gianmarco Chironi ne è un esempio lampante.
22 anni, nato a Nardò, da sempre promessa del calcio salentino e oggi terzo portiere nella rosa della Serie A. Anche lui, cresciuto a pane e pallone all’ombra del barocco, sta vivendo il periodo dell’emergenza sanitaria con apprensione, sperando di tornare in campo quanto prima e sognando l’esordio assoluto in Massima Serie.
“Cerco di vivere questa situazione con la massima serenità possibile: è un periodo difficile ma sembra che il peggio stia per passare – commenta. Io vivo a Surbo, dai miei genitori, e dopo circa 2 mesi ho trovato la mia routine quotidiana. Nel pomeriggio mi alleno per circa 2 ore: allenarsi in casa è complesso, soprattutto per un portiere. Abbiamo delle indicazioni da parte dello staff e seguo rigidamente un regime alimentare ferreo.

Continuo a darci dentro per essere pronto al rientro: ho un giardino dove posso affinare la tecnica, aiutato da mio padre, portiere anche lui. Il resto del tempo lo passo tra serie tv, musica e piccole faccende di casa.
Bisogna capire cosa ne sarà del campionato e quando tutto questo sarò alle spalle farò un viaggio per metterci tutto alle spalle, magari lungo la Costiera Amalfitana”.
Dopo la stagione passata in prestito in Serie C, quest’anno è andato a completare il roster degli estremi difensori, insieme a Gabriel e Vigorito: “il rapporto con loro è splendido e va al di là del campo. Io ho tutto da imparare da loro, così come da mister Sassanelli che ormai conosco da anni. E’ un gran professionista. La concorrenza? C’è, ma è una concorrenza leale.
Lo scorso anno sono stato in prestito alla Virtus Verona e l’esperienza è stata positiva. Ho seguito dalla TV la cavalcata della promozione della passata stagione ed è stata festa anche per me. Quest’anno sono tornato alla base, ma è chiaro che la differenza tra Serie A e il resto delle categorie è abissale. Sto cercando di sfruttare l’occasione per crescere e maturare”.
Un vero e proprio viaggio in giallorosso, il suo, iniziato molti anni fa. “Sono arrivato nel Lecce quando avevo 9 anni: da lì ho fatto tutta la trafila nel settore giovanile fino ad approdare in prima squadra a 16 anni.
Il sogno da bambino è sempre stato quello di esordire in Serie A con la maglia della mia città, ma già far parte di una rosa da Massima Serie è motivo di grande soddisfazione. La salvezza? La caratteristica che ci appartiene più di ogni altra è la forza del gruppo. Poi in Serie A serve cura dei dettagli e devo dire che mister e staff ci permettono di analizzare a fondo i nostri errori. Siamo una buona squadra, molto motivata, e se si dovesse tornare in campo noi faremo guerra in ogni campo”, conclude Chironi.
