Tre finali, tre sconfitte. Il calcio italiano all’indomani delle coppe europee

Roma, Fiorentina e Inter escono sconfitte dalle finali contro Siviglia, West Ham e Manchester City.

Tre finali, tre sconfitte. Magro, magrissimo il bottino per le squadre italiane di calcio al termine dell’ultimo atto di Europa League, Conference League e Champions League. Roma, Fiorentina e Inter escono sconfitte dalle finali rispettivamente contro Siviglia, West Ham e Manchester City e lasciano a bocca asciutta l’Italia pallonara che non mette nulla in bacheca.

Lacrime diverse quelle di Mourinho, Italiano e Inzaghi. La Roma, passata in vantaggio con Dybala, ha accarezzato il sogno della vittoria; poi un autogol di Mancini, un penalty negato dall’arbitro e dal Var, la stanchezza e gli errori dagli undici metri di Ibanez e del solito Mancini nella lotteria dei rigori, hanno spento il sogno capitolino consegnando l’Europa League a quel Siviglia che ne ha fatto incetta negli ultimi anni.

La sconfitta dei Viola in Conference è forse la sconfitta dell’arroganza. I toscani prendono il gol in contropiede all’ultimo minuto di gioco con una linea difensiva schierata sulla linea del centrocampo. Erano sull’1 a 1, in pieno controllo del match…Sarebbe bastato meno furore agonistico, accontentarsi di giocare i Tempi Supplementari, evitare di spingere a testa bassa…e forse adesso la società di Rocco Commisso starebbe festeggiando invece di leccarsi le ferite anche per le finali perse in Coppa Italia con l’Inter e nel campionato Primavera con il Lecce di Saverio Sticchi Damiani e Pantaleo Corvino.

Marco Baroni e Vincenzo Italiano

L’Inter di Simone Inzaghi da vittima sacrificale contro la corazzata del City di Pep Guardiola si è trasformata in degna, degnissima concorrente dell’agognata coppa con le orecchie. I neroazzurri hanno imbrigliato gli inglesi, hanno disinnescato il loro gioco, hanno avuto più di una occasione per segnare…ma hanno ceduto solo una volta per un piazzato di Ridei su assist di Bernardo Silva.

Mister Simone Inzaghi (Ph Pinto)

L’Italia comunque torna protagonista. Tre finali sono tanta roba, peccato non aver festeggiato. Ma la Cenerentola del calcio europeo sembra essersi svegliata…



In questo articolo: