Se Marco Giampaolo viene chiamato ‘il maestro’ un motivo ci sarà pure. E i tifosi del Lecce se ne stanno lentamente accorgendo.
I giallorossi si esprimono meglio sul rettangolo verde, hanno un’ idea di gioco fatta di fitte trame di passaggi che dovrebbero aprire spazi per gli inserimenti degli attaccanti, si dispongono sempre in maniera equilibrata sul campo, ma… C’è sempre un ma. Se non hai piedi buoni che lancino Dorgu, Krstovic e compagnia bella…non puoi fare nulla. Finisci sempre a dare il tempo agli avversari di riposizionarsi, di chiudere le linee di passaggio, di coprirsi, di non farsi mai trovare scoperti.
Bisogna quindi trovare delle soluzioni che nella attuale rosa non ci sono, dal momento che si è deciso di mettere da parte Ramadani e non potendo contare sulla classe di Berisha che sembrava essere esploso. Con Dorgu schierato sulla linea di difesa si perde in pericolosità e il centravanti montenegrino rimane troppo isolato, visto che si è scelto di non mettergli una seconda punta accanto (Rebic sarebbe perfetto).
Corvino e Trinchera sanno certamente cosa fare ma il tempo stringe e le prossime trasferte di Empoli e Cagliari diventano quasi decisive, non solo per la classifica ma anche per il morale della squadra e dell’ ambiente. Bisogna investire subito e bisogna investire bene. Il Lecce ha chiuso con 17 punti il girone d’andata, gli stessi punti nel ritorno sembrano proprio non bastare per una salvezza storica ma che poi non è tanto lontana dalla nostra portata.
(ph. Pierluigi Pinto per Leccenews24)