Tagli alle Province, Alba Service chiede chiarezza

I sindacati di categoria Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl Lecce hanno proclamato il sit in di protesta di questa mattina. Sindacati e lavoratori insieme per chiedere rassicurazioni, per fare chiarezza, per cercare di smuovere le istituzioni.

Un futuro pieno di nubi che si addensano nell’aria ed un presente in cui i dubbi e le paure sono molto più forti delle certezze. Sono tornati a far sentire la propria voce e a protestare davanti agli uffici della Prefettura di Lecce i lavoratori di Alba Service che, malgrado le rassicurazioni ricevute dalla politica locale nelle ultime ore, temono per una situazione che non sembra proprio indirizzarsi verso la tranquillità, anzi. Le preoccupazioni tra i lavoratori sono palesi perché non ci sono certezze su nulla, neppure sullo stipendio del mese corrente.

La società partecipata della provincia di Lecce teme per la grave situazione determinata dal riordino delle Province per effetto della Legge Delrio e dai tagli che scaturiranno dalla Legge di stabilità 2015 e, inoltre, si è vista rinviare il tavolo proclamato ad hoc e previsto in Prefettura per ieri, 9 febbraio. Per questi motivi, quindi, i sindacati di categoria Filcams Cgil, Uiltucs Uil e Fisascat Cisl Lecce hanno proclamato il sit in di protesta di questa mattina. Sindacati e lavoratori tutti insieme, quindi, per chiedere rassicurazioni, per fare chiarezza, per cercare di smuovere le istituzioni affinché ognuna di loro si prenda le proprie responsabilità e faccia il proprio dovere.

Un monito alla Regione, certo, ma anche alla Provincia con cui si protesta per un equivoco che ha creato non pochi malcontenti in seno alla partecipata. L’amministrazione provinciale, infatti, ha indetto un bando all'esterno per la pulizia e manutenzione delle strade per due milioni di euro, lavori che anche Alba Service avrebbe potuto svolgere, ma non ha potuto fare. La domanda che la società si pone è il come mai si chiedono ancora i lavoratori, anziché preservare il lavoro di quei dipendenti si preferisce appaltare all'esterno. Il segretario della Uiltucs Uil, Piero Fioretti ha snocciolato le ragioni del sit in, rivolgendo l’attenzione proprio su questi aspetti: “Vogliamo sollecitare la Prefettura perché da un mese le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con i consiglieri regionali salentini per affrontare questo problema della legge Delrio su quelli che saranno i futuri aspetti dopo i tagli previsti dalla Legge di Stabilità”.

Fioretti, poi, entra nel merito della questione: “Quello di stabilire le rispettive competenze di Regione e Provincia di Lecce è un problema che bisogna cercare di risolvere al più presto per affrontare il problema poi dei lavoratori. Questa azienda svolge servizi di primaria importanza, manutenzione di scuole e strade per esempio, ed è chiaro che in questo marasma generale non si ha alcuna certezza su quello che sarà il futuro di questi lavoratori. Siamo qui, quindi, per dare una sollecitazione per vedere come affrontare il problema. Oggi, però, non avendo le risorse è chiaro che stiamo mettendo a serio rischio quello che abbiamo costruito negli anni e bisogna dare rassicurazioni a questi lavoratori, per loro, ma anche e soprattutto per dei servizi essenziali da assicurare ai cittadini”.

Il segretario della Uiltucs Uil, infine, dichiara: “Questa di oggi è solo una sollecitazione al Prefetto perché la richiesta dell’incontro l’abbiamo già fatta da una ventina di giorni e avevamo ottenuto la data di ieri per un tavolo che poi non si è più svolto. In contemporanea si sta svolgendo un osservatorio a livello regionale per la definizione dei compiti che dovranno avere le rispettive istituzioni”.  



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