Piconese saluta il PD e aderisce ad Art.1-MDP. ‘Il renzismo ha fallito: ora una nuova fase’. Transumanza in atto

Il Partito Democratico salentino perde pezzi. Questa mattina il coordinatore provinciale Salvatore Piconese ha rassegnato le sue dimissioni, aderendo al movimento di Bersani e D’Alema. ‘Renzi ha modificato il dna dem – ha detto – ora nuova stagione’.

Continua a perdere pezzi il Partito Democratico salentino che, al netto della vittoria del centrosinistra a Lecce e Taranto, fa registrare un calo di consensi preoccupante. A livello nazionale, infatti, i ballottaggi di domenica scorsa hanno consegnato un quadro preoccupante per il partito del segretario Renzi, quasi a corto di ossigeno.
 
Anche a Lecce il dato non è propriamente esaltante: vince Carlo Salvemini, sì, ma in Consiglio Comunale i numeri sono negativi e, in particolare per il PD, la strada è lastricata di problemi. Il partito dem, infatti, riesce a portare in Consiglio solo quattro esponenti, risultando nei numeri solamente il secondo partito della coalizione.
 
Malcontenti, divisioni e attriti che vanno avanti ormai da mesi, quindi, continuano a lasciare strascichi e l’ultimo ad abbandonare la barca renziana è Salvatore Piconese. Fino a qualche ora fa Segretario Provinciale del Pd, Piconese dopo mesi di ‘corteggiamenti’ decide di sposare il progetto di “Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista”, nato a livello nazionale dopo la scissione nei dem di Bersani, D’Alema e Speranza.
 
“Questa mattina – ha spiegato Piconese – ho rassegnato le mie dimissioni da Segretario provinciale del PD perché credo che il partito abbia abbandonato il suo profilo riformista. Da qualche tempo stiamo assistendo a una incapacità politica della dirigenza nazionale di costituire un campo largo di centrosinistra: una convinzione che accomuna molti altri amministratori, oltre 100, che hanno preso la mia stessa decisione”.
 
Oltre a Salvatore Piconese, infatti, è in atto una vera e propria migrazione di dirigenti e amministratori locali che dicono ciao al partito di Matteo Renzi, sposando la causa del nuovo soggetto politico. “Il Partito Democratico – prosegue Piconese nella sua critica – ha subito una torsione personalistica e populista, modificando il suo stesso DNA, sempre più lontano dai suoi principi fondanti, culminata in una scissione tra il PD e suo popolo. In questi mesi ho riflettuto e ho capito che il principale partito di governo si sta allontanando dalla sua storia: con Renzi la cesura è stata netta e quel principio di rottamazione di cinque anni fa si è rivelato una rottamazione dei principi del popolo operaio”.
 
Netta quindi la sentenza: “il renzismo ha fallito”.
 
Piconese, così, decide di seguire la strada intrapresa anche in Salento da MDP, che conta già adesioni “pesanti”, come quella di Ernesto Abaterusso. Ora si aggiunge anche la figura di Piconese che porterà con sé in dote al nuovo movimento decine e decine di amministratori locali, quasi un centinaio.
 
“Le mie dimissioni – prosegue – sono state dolorose perchè in Salento ci siamo dati molto da fare, sotto molti punti di vista, soprattutto organizzativo. In questi anni siamo tornati a governare molte città, con la vittoria su Lecce vera ciliegina sulla torta. Dal 2013, anno del mio insediamento in segreteria, si è avviata una riconnessione per così dire ‘sentimentale’ con il territorio. Ma il flop del referendum, lo smantellamento dei circoli e il crollo dei tesseramenti ha pesato molto. Nonostante tutto, però, a Lecce la tendenza è stata differente e questo rappresenta certamente un fatto eccezionale”.
 
Adesso, dunque, parte un nuovo percorso. “Ripartiamo all'interno di un soggetto più ampio e partecipato, che deve aprire una fase costituente del centrosinistra locale. Siamo convinti che si possa aprire una nuova stagione politica per non lasciare la sinistra sotto le macerie”.
 
Alla conferenza stampa, oltre a Piconese e a una rappresentanza dell’ “esercito” di amministratori che hanno aderito nelle ultime ore ad Articolo 1, era presente anche Ernesto Abaterusso, Presidente del gruppo in Regione. “Sono felice – ha detto – perchè con Salvatore si ricongiunge un impegno concreto sul territorio. Qualche mese fa abbiamo intrapreso un percorso dichiarando apertamente di voler aprire un cantiere. Oggi, l'adesione di tanti amministratori locali a MPD rappresenta un fatto importante. In molti centri cittadini abbiamo lavorato bene e in altri stiamo continuando a farlo. Lanciamo quindi un segnale importante a tutto il Paese, con l'ambizione di essere noi a Lecce il traino. Vogliamo superare il Pd leccese”.
 
Insomma, il centrosinistra non scoppia di salute – con il Partito Democratico esempio lampante di crisi e spaccature – e anche in provincia di Lecce inizia a prendere forma “Articolo 1”. E sulle alleanza in vista delle prossimi elezioni politiche? “Il percorso di dialogo è stato fino ad ora coerente – ha chiosato Stefano Prete, coordinatore provinciale. Ci stiamo assestando senza nessuna preclusione personale, ma la priorità è la discontinuità politica e gestionale con quel Partito Democratico ormai alla deriva”.



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