‘Passeggiare a Corso Vittorio Emanuele è impossibile’. I commercianti puntano il dito contro i venditori abusivi

‘È questa l’immagine che vogliamo dare di Lecce ai tanti turisti?’. La domanda arriva direttamente dai commercianti di Corso Vittorio Emanuele a Lecce, stufi di dover ‘condividere’ la frequentatissima strada con i venditori ambulanti abusivi.

Si sa, la storia è nota ed arcinota. Non solo e non tanto ai cittadini ed ai turisti che ci convivono senza particolari disagi, quanto ai commercianti del centro storico e all’amministrazione comunale che è chiamata a sorvegliare e controllare.
 
Stiamo parlando dei venditori abusivi e ci stiamo riferendo, in particolare, ad una via, corso Vittorio Emanuele, battuta da tanti, tantissimi, da tutti quelli che imboccando Porta Rudiae vogliono entrare nel centro storico della città barocca o che, dopo una indimenticabile serata a Lecce, vogliono recuperare l’auto lasciata fuori dalla famosa porta d’ingresso cittadina.
 
È proprio Corso Vittorio Emanuele che diventa la sede di una sfida tra i commercianti che hanno attività in regola con le tasse statali e comunali e i cosiddetti abusivi, coloro che si posizionano con un telone dinanzi ai monumenti ed espongono le loro mercanzie.
 
I proprietari delle attività commerciali puntano il dito sia sull’immagine da suk arabo che si offre ai passanti che sull’iniquità di trattamento nei loro confronti, costretti a pagare fino all’ultimo centesimo per vedere in piedi la propria azienda, a differenza di chi al termine della serata ritorna a casa senza pensare al carico di tasse e balzelli a cui dover far fronte.
 
La stessa cosa poi si ripete in tante altre vie del passeggio nella Lecce barocca, e l’arrivo della Polizia Municipale non sempre riesce a far fronte alla velocità con cui molti abusivi raccolgono la merce e scappano via.
 
Il tema di un mercatino in cui posizionare chi espone tali prodotti a mo’ di mercato delle pulci fiorentino è stato sempre posto in essere, ma non si è mai andati avanti con tale proposta, anche perché le strade più trafficate fanno gola e chi non vuole sapere di mettersi in regola non teme certo di infrangere una regola in più o in meno.
 
Si badi che non sempre si parla di abusivi sic et simpliciter; in molti casi in tale categoria vengono erroneamente inclusi i cosiddetti lavoratori dell’ingegno, che hanno diritto ad esporre senza rispettare tutti i parametri fiscali di una normale attività commerciale. È pur vero, però, che per tali lavoratori c’è un regolamento che disciplina l’esposizione della merce e in tanti casi commercianti e amministrazione hanno battagliato duramente.
 
Il passato però non ha fatto scuola.



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