​Adp, la Regione apre ai voli civili su Grottaglie. L’aeroporto del Salento rischia il declino

Il consiglio regionale ha approvato la mozione a firma di Gianni Laviano sulla rivalutazione dello scalo aeroportuale ionico. D’Attis (Forza Italia): ‘Preoccupante campanello d’allarme per il Papola-Casale’

Che le sorti dell’Aeroporto del Salento fossero appese a un filo o, forse, a poco più d’uno è argomento su cui spesso ci siamo ritrovati a discutere negli ultimi tempi. Dal mancato prolungamento del tratto ferroviario tra Brindisi e Lecce alla paventata possibilità di non rinnovare le convenzioni con Ryanair, non si può certo dire che il 2016 sia stato un anno tranquillo per una così importante risorsa del nostro territorio.
 
Il pericolo che in queste ore sta tornando a farsi vivo, invece, è la (ri)apertura da parte della Regione Puglia ai voli civili in partenza da e destinati a Grottaglie. Il consiglio regionale ha, infatti, approvato una mozione a firma di Gianni Liviano (Emiliano Sindaco di Puglia) con la quale si impegnano Presidente e giunta regionale a spingere affinché l’AdP riveda la possibilità di non utilizzare lo scalo ionico al solo scopo industriale con la conseguente ripartizione delle linee attualmente in quota su Bari e Brindisi. O almeno, sulla carta dovrebbe essere così. Perché il timore che questa operazione vada ad “interessare” esclusivamente l’infrastruttura salentina non è soltanto un’ipotesi giacché, dopo l’inglobamento dell’Autorità Portuale messapica a quella barese e l’imminente accorpamento della sua Camera di Commercio alla corrispettiva di Taranto, questo sembra essere un ulteriore, e probabilmente mortale, tassello alla definitiva mortificazione e sottomissione di Brindisi al capoluogo di regione con tutti i possibili, e prevedibili, rischi per lo sviluppo economico della sua provincia e di quella leccese.
 
A tal proposito, il forzista D’Attis, membro del Comitato delle Regioni a Bruxelles, ha parlato di “inizio del declino” per il centro adriatico e di “preoccupante campanello d'allarme per il Papola-Casale”.
 
La domanda, quindi, non può che sorgere spontanea: il Salento resterà ancora una volta a guardare o sarà questa l’occasione per un riscatto da parte dei suoi amministratori e cittadini?
   
di Luca Nigro



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