​Una terrazza sul mare per i malati di Sla, le Fiamme Oro arricchiranno il sogno di Gaetano. Il Capo della Polizia firma il protocollo

I poliziotti della squadra olimpica Fiamme Oro garantiranno un servizio volontario di assistenti alla balneazione nella struttura ‘La Terrazza’, il primo obiettivo raggiunto dal progetto ‘Io Posso’ e nato dal sogno di Gaetano Fuso, malato di sla, di poter tornare al mare.

«Un alito di vento, quella tramontana che soffia spesso sul Salento ha smosso le acque e ci ha fatto arrivare dalla nostra camera da letto fino al mare». È con queste parole che Giorgia Rollo moglie di Gaetano Fuso, 40enne affetto da Sla ha introdotto il progetto «Io Posso», uno slogan nato tra le mura di casa, come motto per cercare la forza per continuare a lottare e diventato, con il tempo, una comunità che cerca di realizzare i ‘sogni’ grandi e piccoli delle persone affette malattie invalidanti.
  
«Ho chiesto a mio marito di dirmi un suo desiderio – continua Giorgia – e mi ha risposto “Voglio andare al mare”». La malattia oltre al suo lavoro come Assistente Capo della Polizia di Stato gli aveva tolto anche il mare, ma Fuso non si è perso d’animo e insieme alla moglie ha saputo guardare oltre le quattro mura in cui la Sla lo aveva ‘recluso’. È nata così «La Terrazza», il primo obiettivo raggiunto da Gaetano e dall’Associazione 2HE- Center for Human Health and Enviroment. Si tratta di un accesso attrezzato al mare sulla spiaggia di San foca per persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, e con altre disabilità neuromotorie che potranno trascorrere qualche ora sulla riva insieme ai propri cari in totale sicurezza dal punto di vista sanitario.
  
«Tutto questo è stato possibile grazie a chi sostiene “Io Posso” e alle persone che credono nel progetto e che permettono a noi e alle nostre famiglie di raccontare storie di felicità e di inclusione sociale – ha dichiarato Gaetano, nipote di Antonio Montinaro, capo degli uomini della scorta di Giovanni Falcone rimasto ucciso nella strage di Capaci –  La ricerca si sforza per raggiungere risultati, ma noi nel frattempo doppiamo poter vivere e non sopravvivere nell’ottica di una speranza di guarigione. Non mi stancherò mai di ripetere che se oggi sono qui a parlare è grazie alla assistenza sanitaria e al supporto che diversi ausili mi danno nel vivere la mia vita, nonostante tutto e soprattutto mi permettono di non distruggere la vita della mia famiglia. Io posso è il motto che seguiamo per realizzare cose che sembrano irraggiungibili, possiamo dire anche inimmaginabili. Sognare nonostante la disabilità è possibile»
  
La struttura inaugurata nel 2015 ha avuto il sostegno del Comune di Melendugno, che, con la sottoscrizione di una Convenzione, ha affidato la gestione di un tratto della spiaggia libera per realizzare lo ‘stabilimento’, della Asl di Lecce e di AISLA [Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica] che si è impegnata fino al 2018 ad aiutare concretamente nella gestione grazie ai fondi racconti con l’operazione Sollievo.
  
Per la stagione estiva 2017, dal prossimo mese di giugno e fino al mese di settembre, grazie alla Protocollo di intesa con il Dipartimento della Polizia di Stato, l’Associazione 2HE potrà contare sull’assistenza degli agenti appartenenti ai Gruppi Sportivi delle Fiamme Oro che contemplano tra i propri settori, la disciplina del nuoto per salvamento, praticata per fini istituzionali quali la vigilanza e la sicurezza nelle acque marine interne e piscine. Peraltro, anche in seguito alla sottoscrizione della Convenzione con il CIP (Comitato Italiano Paralimpico), del 12 marzo 2012,  l’attività istituzionale delle Fiamme Oro viene svolta in armonia con i principi di tutela della salute attraverso lo sport, anche in favore delle persone affette da disabilità.
  
Oggi, a firmare il protocollo di Intesa nella bellissima cornice del Teatro Apollo è stato Franco Gabrielli, Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
  
«Un giovane avvocato afroamericano con un ‘Yes, we can’ ha sconvolto i pregiudizi e ogni forma di discriminazione all’accesso della vita politica di uno dei più straordinari e democratici Paesi del mondo – ha dichiarato il Capo della Polizia – e anche qui ‘io posso’ è una manifestazione di una forte volontà che è riuscita a fare cose straordinarie»



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