A Minervino le donne non ci stanno e rilanciano con il movimento «Piccioni Liberi»

A Minervino di Lecce le elezioni rischiano di diventare una commedia sexy. Dopo la quinta lista al grido di «chiu pilu pe tutti» ecco spuntarne una sesta, tutta rosa, tutta di sole donne: «il Movimento dei Piccioni Liberi»

Lo strano caso delle elezioni amministrative a Minervino di Lecce: prima quattro, poi cinque, ora sono addirittura sei liste in corsa. Occhi tutti puntati sul comune del dolmen

Se in alcuni paesi dei 29 che andranno al voto, le elezioni amministrative sembrano essere una questione quasi di vita o di morte democratica per il futuro della comunità, a Minervino di Lecce, invece, la stanno buttando sul comico, quasi che dei destini elettorali interessi molto poco. Tutti sappiamo che a concorrere per la carica di Sindaco ci sono quattro candidati, rispettivamente sostenuti da quattro liste. Ma qualche giorno fa era immediatamente sorta una quinta lista che aveva suscitato non solo l’ilarità ma anche l’interesse dei cittadini. Il «Partito du Pilu» con tanto di manifesto e programma prometteva di riportare le persone in piazza, come succedeva una volta, per osannare – testualmente-  «lu pilu ed i benefici ad esso connessi». Un chiaro riferimento al noto Cetto Laqualunque che con quel movimento aveva fatto sfracelli di consensi e di adesioni, certamente al cinema e non in politica.  

Evidentemente però l’eccessiva propensione maschilista del movimento ha drizzato le antenne a più di un’esponente del gentil sesso nel paese del dolmen. E così a meno di 10 giorni dal voto ecco spuntare un’altra lista, un altro movimento, il sesto. Che cosa accadrà ora nella piccola comunità di appena 4 mila anime dinanzi ad un’alternativa altrettanto valida che mette nero su bianco quei punti per così dire croce e delizia di ogni donna e uomo? Il «movimento dei Piccioni Liberi» risponde per le rime al programma presentato dai “concorrenti” e promette di restituire pan per focaccia con alcuni punti molto “rosa”: la realizzazione di un centro benessere per la cura del corpo con massaggi e trattamenti rassodanti e dimagranti finanziato dal Pon; una carta di credito illimitata per fare shopping, finanziata grazie ai fondi europei esclusivamente dedicati; un ristorante esclusivo con annessa Nutelleria e Pasticceria dove si potranno mangiare delizie senza limiti, serate collegate ad uno speciale macchinario che assorbe direttamente i grassi di nuovissima tecnologia americana dal nome eloquentissimo: Was Good per i più era bonu ed una sala di discussione dove si prendere in esame la vita degli altri e giudicare liberamente le scelte fatte tipo sul modo di vestire. Ed ancora…la realizzazione di un centro di intrattenimento dove poter parcheggiare gli uomini e l’istituzione di uno sportello di ascolto aperto 24 ore su 24.

Insomma, quanti votanti saranno tra Minervino, Specchia e Cocumola? Duemila o poco più? Il rischio è che le elezioni amministrative diventino un vero e proprio caso vista la varietà dell’offerta. La domanda, più che lecita a questo punto è: all’ombra di un ulivo secolare, del dolmen e dei Menhir, delle chiese e dei frantoi…quale anima prevarrà? 



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