L’attivazione, da parte della ASL , delle procedure di verifica di vulnerabilità sismica dei 6 plessi ospedalieri salentini – vera e propria battaglia dell’Ordine degli Ingegneri – sembra stia avviandosi verso una positiva conclusione. Dopo la recente sentenza del TAR Lecce infatti, che accogliendo il ricorso proposto dall’Avv. Pietro Quinto per conto del Presidente dell’Ordine degli Ingegneri De Fabrizio avverso l’illegittimo silenzio dell’ASL, ha dichiarato l’obbligo della Direzione Generale di provvedere agli adempimenti che gravano sull'azienda stessa – in esecuzione dell’Ordinanza del Consiglio dei Ministri del 2003 – emanata dopo i tragici eventi del Molise per la verifica di vulnerabilità sismica di tutti gli edifici di interesse pubblico, tra i quali gli ospedali.
Con tale deliberazione dunque – ci spiega l’avvocato Pietro Quinto in una nota stampa molto completa e dettagliata pervenutaci in redazione – l’ASL Lecce ha approvato una stima preliminare di 284.265 milioni di euro a fronte degli interventi strutturali sui presidi ospedalieri di Lecce, Casarano, Gallipoli, Scorrano, Galatina e Copertino. Nella stessa delibera, peraltro – recependo le diffide dell’Ordine degli Ingegneri – si dà atto della necessità di disporre ulteriori verifiche tecniche (comprensive di indagini, rilievi e prove diagnostiche su materiali) per la valutazione più approfondita dei rischi sisimici degli edifici ospedalieri.
Particolare soddisfazione è stata espressa proprio dal Presidente dell’Ordine degli Ingegneri, Ing. De Fabrizio. Del resto, tali adempimenti avrebbero dovuto essere effettuati entro il 31/12/2012, nel mentre a Lecce la questione è stata affrontata solo nelle sedi giudiziarie fino ad approdare alla Corte di Giustizia Europea. A rigurardo l’Avv. Quinto, legale dell’Ordine, ricorda che a fronte dell’originaria pretesa dell’ASL di affidare a trattativa privata l’incarico della verifica di vulnerabilità al Dipartimento dell’Università del Salento per un importo di 200mila euro, l’Ordine degli Ingegneri di Lecce e il Consiglio Nazionale degli Ingegneri contestarono la violazione del Codice degli Appalti.
La Corte di Lussemburgo, con una sentenza del 2012 affermò che l’affidamento dei servizi di ingegneria da parte di una pubblica amministrazione, indipendentemente dal loro valore economico, devono essere conferiti solo mediante gare pubbliche. Dopo queste vicende giudiziarie – definite positivamente anche innanzi al Consiglio di Stato – tutto si era fermato, rendendo necessaria un’ulteriore iniziativa dell’Ordine innanzi al TAR Lecce per programmare gli interventi necessari atti alla la valutazione di sicurezza del patrimonio ospedaliero esistente.