Anfiteatro inaccessibile ai diversamente abili per gli eventi estivi. Acceso faccia a faccia tra la Presidente Celano e l’Assessore Coclite

Nel giorno dell’atteso concerto di Niccolò Fabi a Lecce, va in scena la protesta dei diversamente abili per la mancanza di pedane e scivoli adeguati. L’Assessore: ‘Per gli elevatori dobbiamo aspettare il parere della Soprintendenza ai Beni Culturali.

Metti un assolato sabato di fine luglio a Lecce, capitale ormai incontrastata del turismo e degli eventi. Di giorno tutti al mare, turisti e residenti in una delle bellissime località della costa salentina. Ma poi giunge la sera e richiamata dagli spettacoli, dalla cucina e dalle bellezze architettoniche, ecco che arriva il fiume di persone che vogliono godersi la città. Non c’è contenitore in cui non sia stato pensato un evento, un momento di intrattenimento, culturale o semplicemente di svago. Il cartellone degli appuntamenti estivi della città, Lecc’è, è quasi nel pieno del suo svolgimento e stasera si terrà l’atteso concerto di Niccolò Fabi. Location dell’evento l’Anfiteatro Romano.
 
Eppure c’è chi alla performance del cantautore laureato in Filologia Romanza, oppure a tutti gli altri eventi nei contenitori storici, non potrà partecipare a causa della presenza di barriere architettoniche che ne impediscono la fruizione.
 
Si tratta di cittadini e turisti diversamente abili che avrebbero bisogno di adeguati scivoli e pedane per accedere alle manifestazioni.
 
A dare loro voce in una conferenza stampa proprio dinanzi all’arena di Piazza S. Oronzo, Antonella Celano, presidente nazionale dell’Associazione Apmar Onlus: “Sono mesi che chiedo all’Amministrazione Comunale di dotare i contenitori culturali di scivoli e pedane che rendano accessibili questi luoghi ai cittadini e i turisti diversamente abili. Eppure, nonostante tante promesse, siamo sempre qui a dovere ricordare che Lecce non è una città accessibile a tutti e che ci viene impedito di pagare un biglietto e partecipare agli eventi della nostra città, o perché le barriere non sono rimosse o perché le pedane che vengono installate sono a nostro avviso pericolose. Inutile fare strutture sulle quali stare appollaiati come succede all'Anfiteatro di Lecce, dopo aver perfino divelto una parte della balconata esterna”.
 
In questi anni si è registrata una vera e propria evoluzione degli ausili con la realizzazione di efficaci montascale per disabili che riescono a risolvere il problema dell’accessibilità degli spazi pubblici e privati; eppure secondo le parole di Antonella Celano a Lecce siamo ancora troppo indietro sulla via dell’accessibilità per tutti, come già in altre occasioni aveva avuto modo di ricordare.
 
“È una questione di principio e di rispetto della dignità della persona. E’ triste che ad oggi si debbano vedere gli operatori della Protezione Civile prendere in braccio i cittadini diversamente abili e accompagnarli sul posto. È qualcosa che stride con i diritti dell’uomo, ma ogni volta siamo qui a ripetere sempre le stesse cose perché sembra che chi è preposto alla gestione della cosa pubblica, non voglia far nulla per cambiare lo stato delle cose”.
 
Ma ecco che durante l’intervento della presidente Nazionale di Apmar, si è registrato un inaspettato faccia a faccia con l’assessore al turismo e agli spettacoli Luigi Coclite, che ha voluto portare la testimonianza diretta del suo impegno a favore dell’accessibilità dei contenitori culturali del capoluogo: “E’ quantomeno ingeneroso sentir dire che l’Amministrazione Comunale non ha fatto nulla per venire incontro alle esigenze dei diversamente abili. Qui, nell’Anfiteatro Romano, come nel Teatro, la questione è molto più complessa; la pedana che abbiamo realizzato è un provvedimento tampone che consente di provare a risolvere il problema. Questa soluzione provvisoria è però migliorativa rispetto al passato; per poter avere uno strumento come l’elevatore all’interno dell’anfiteatro occorrono permessi da concordare con la Sovrintendenza ai Beni Culturali”.
 
Presenti alla conferenza stampa anche Paolo Foresio del Partito Democratico e Giorgio Leo di Area Popolare-Ncd.



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