Una situazione che si trascina da tempo e che rischia di degenerare per l’esasperazione dei cittadini coinvolti nella vicenda. Parliamo della questione relativa alla fornitura di acqua in alcune palazzine Iacp della provincia di Lecce.
A causa di morosità consolidate nelle bollette di acqua, l’Acquedotto pugliese ha deciso di tagliare la fornitura in circa 20 comuni salentini, tra cui Nardò, Matino, Trepuzzi, Botrugno, Campi salentina e la stessa Lecce in via Siracusa nella zona 167. A Campi, addirittura, gli inquilini che potrebbero essere destinatari dei provvedimenti Aqp hanno organizzato le ronde affinchè nessuno metta mano agli erogatori o alle cisterne.
Insomma, cittadini senz’acqua, magari per colpa di qualche moroso o di amministratori che risulterebbero inadempienti.
Ed ora la questione arriva fino a Roma. A quanto comunica il Comitato spontaneo diritto all'acqua pubblica nelle abitazioni ex Iacp del Salento, a scendere in campo è addirittura il Quirinale. Enrico Caterino, responsabile dell'ufficio Affari interni del Quirinale, infatti, ha contattato il responsabile del Comitato, Tommaso Prima, rispondendo alla lettera che quest'ultimo spedì circa 1 mese fa al Presidente della Repubblica al fine di illustrare la problematica.
Il dott. Caterino ha così promesso che presto chiamerà il Prefetto di Lecce per sollecitare a nome del Presidente Mattarella a cercare la soluzione più adeguata al fine di porre rimedio ai disagi notevoli vissuti dagli inquilini delle palazzine in cui l’erogazione acqua è stata sospesa.