Bacio lesbo, parla la Municipale: ‘Nessuno è stato cacciato dal parco’

Dopo due giorni di voci e eco mediatico sulla vicenda, ha preso la parola sulla questione la Polizia Locale leccese che ha spiegato una volta per tutte la propria versione dei fatti e ha smentito tutte le voci che sono circolate nelle ultime ore.

Ora sì che la vicenda assume tutti i connotati di una vera e propria saga all’italiana. Dal bacio saffico di sabato pomeriggio, alla notizia del presunto invito all’allontanamento rivolto alla coppia lesbo da parte della Polizia Municipale di Lecce, che sarebbe avvenuto, secondo la prima ricostruzione dei fatti, solo e soltanto per colpa di quel bacio. Oggi, la notizia che le associazioni leccesi che difendono i diritti degli lgbt, hanno chiesto la possibilità di poter accedere agli atti. A prendere la parola, infine, ecco la Polizia Locale che spiega una volta per tutte la propria versione dei fatti e smentisce tutte le voci che sono circolate nelle ultime ore.

“Si è trattato – fanno sapere dalla Municipale di Lecce attraverso un comunicato – di un invito fatto decine e decine di volte nelle piazze, nei parchi cittadini e sui sagrati delle chiese a non stare distesi sulle panchine e sui gradini delle scalinate. Rivolto a tutti e qualche volta anche ai ragazzi che si amano, a quelli che ‘non ci sono per nessuno’, ma che, in luogo pubblico, hanno tutto un mondo attorno. A chi veste un’uniforme, a volte, tocca far convivere quei due mondi tanto lontani tra loro, ma nessun intento omofobo ha mai ispirato l’operato della Polizia Locale, né, sabato pomeriggio, qualcuno è stato ‘cacciato’ dal parco”.

La Polizia Locale, poi, sottolinea alcuni passaggi chiave della vicenda: “E’ possibile che le giovani protagoniste della vicenda non abbiano gradito la pur garbata intrusione degli agenti, e che, per ragioni che, evidentemente, vanno aldilà del breve dialogo avuto con loro, abbiano vissuto quell’invito come un oltraggio meritevole di una pubblica denuncia. Purtroppo ciò significa che si sono sentite colpite perché omosessuali, e in quanto tali, vittime di un pregiudizio. E di questo ce ne dogliamo. Auspichiamo che venga presto il tempo in cui un simile episodio non susciti clamore, non urti la suscettibilità di nessuno e che i ‘passanti che passano’ non segnino a dito i ragazzi che si amano, per dirla con le parole del poeta Prevet”.

Il comunicato, infine, recita così: “Lunedì mattina le presidenti delle associazioni Agedo Lecce e LeA – Liberamente e Apertamente avranno un incontro con il Comandante Donato Zacheo e con l’Assessore alla Polizia Locale Luca Pasqualini. Sarà un’occasione di confronto utile per dissipare qualunque fraintendimento, dare eventuali chiarimenti e ribadire l’impegno della Polizia Locale nel promuovere la cultura della tolleranza”.



In questo articolo: