Carenza di sangue negli ospedali, Di Renzo lancia un appello ai salentini: ‘venite a donare’

Dopo il passaggio di Burian e il picco influenzale anche nel nostro territorio c’è emergenza sangue. L’appello di Di Renzo: ‘Venite a donare, c’è bisogno in sala operatoria e per le trasfusioni’. Oggi e domani apertura straordinaria.

Se da un lato l’eccezionale ondata di maltempo ha ‘rallegrato’ chi non è abituato a svegliarsi con la città completamente imbiancata, dall’altro il passaggio del vento gelido soprannominato Burian ha creato non pochi disagi, in primis alla circolazione stradale. L’evidente difficoltà a mettersi in macchina ha un altro risvolto: a causa della neve, infatti, i donatori non hanno potuto raggiungere i centri trasfusionali e ora, anche nel nostro territorio, c’è emergenza sangue. Una carenza che non solo ha impedito la normale attività chirurgica, ma ha spinto Nicola Di Renzo, direttore Ematologia e Servizio Immuno Trasfusionale di Lecce, a lanciare un accorato appello: «Venite a donare». Come si legge in una nota della Asl, infatti, si è riusciti, difatti, a soddisfare solo le urgenze, ma si è stati costretti a rinviare gli interventi già programmati.
   
«Il disagio è grave per i pazienti e i loro parenti. Per ristabilire la normale attività di sala operatoria e per far fronte alle esigenze dei pazienti che necessitano di trasfusioni costanti (thalassemici, oncologici, pazienti con malattie ematologiche) – rimarca Di Renzo – è necessario andare a donare».
  
Per questo, oggi, 12 gennaio e domani, ci sarà una apertura straordinaria, no stop – dalle 8.00 alle 17,30 – presso il Servizio Immuno Trasfusionale del "Vito Fazzi". Si può donare anche presso gli altri Centri Trasfusionali dell'Azienda con il consueto orario giornaliero, dalle 8 alle 13. «Non facciamo mancare – scandisce il dott. Di Renzo –  anche questa volta, la risposta solidale dei Salentini».
  
Il problema, del resto, è comune a tutta la Puglia e a diverse altre regioni del Centro-Sud colpite dal cattivo tempo. Secondo i dati del Centro Nazionale Sangue (CNS) dell’Istituto Superiore di Sanità «il cattivo tempo, unito al picco influenzale e altri fattori stagionali, ha provocato una grave carenza di sangue in alcune regioni italiane, con oltre 2600 unità di globuli rossi mancanti negli ospedali».
 
«Le cause della carenza sono multifattoriali – afferma Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue –, ma sicuramente può aver inciso l’epidemia influenzale che, complice il calo delle vaccinazioni, ha già colpito molte più persone rispetto allo scorso anno, e si può ipotizzare che anche il maltempo stia tenendo a casa i donatori. La mobilitazione deve riguardare tutte le regioni, non solo quelle che hanno carenze».

 



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