
Alla Fondazione Palmieri, organizzato da Filomena D’Antini, responsabile Pari Opportunità per Forza Italia Puglia, si è tenuto ieri sera, un interessante dibattito sulla condizione della donna nella società attuale.
Una società che oggi si confronta sul ruolo dell’uomo e della donna e che si misura sui princìpi delle culture occidentali e orientali che regolano la condizione stessa della donna nel mondo contemporaneo.
Occasione per il dibattito, la presentazione di “Islamai”, romanzo di Massimo Lanzilao, edito da Grifo, nell’ambito dell’evento voluto dalla Consigliera di Parità, Filomena D’Antini, per la celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
L’evento
In una sala gremita e davanti ad un parterre d’eccezione, è stato affrontato il tema del ruolo e della condizione della donna nella società contemporanea. Si è discusso di femminismo, di società sempre più multiculturali e di parità di genere in Oriente e Occidente.
Introdotti dalla Consigliera di Parità D’Antini, hanno dialogato sulla cultura di genere, Luigi Vitali, coordinatore regionale di FI Puglia, Paride Mazzotta, coordinatore provinciale FI Lecce, Giusi Ruggeri, responsabile Pari Opportunità Lecce, Mariapia De Giovanni, responsabile Pari Opportunità provinciale FI, Adriana Poli Bortone, assessore alla cultura del comune di Matera,Carlo Alberto Augeri, docente Unisalento, Gianno Donno, docente di Storia Contemporanea presso l’Università del Salento e l’autore di “Islamai”, Massimo Lanzilao.
Interventi autorevoli attorno ad una tematica affrontata da punti di vista diversi, in un’ottica trasversale. Comune denominatore, la necessità di educare al rispetto delle differenze per la prevenzione delle discriminazioni e della violenza di genere.
Purtroppo nella società contemporanea, le discriminazioni e le violenze consumate ai danni delle donne sono, non solo una triste realtà ma, soprattutto una tremenda piaga. Lo testimoniano proprio i dati allarmanti forniti in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Partendo dalla cronaca nera, anzi nerissima, ogni anno sono, infatti, centinaia, e forse migliaia, i casi di violenza sulle donne.
Violenze contrarie ad una cultura civica e politica che in Italia e in Europa afferma la libertà e l’autonomia dell’essere umano, senza distinzione di genere. Violenze che spesso nascono da uomini che teorizzano e praticano la subordinazione totale della donna al maschio. Violenze narrate nelle cronache di casi che meritano una riflessione che vada al di là della semplice indignazione morale.
Islamai, un romanzo emblematico
“Islamai”, edito da Grifo, è il romanzo di Massimo Lanzilao, ambientato nella Caltagirone degli anni ’80. Un racconto che attraverso Andrea, la protagonista del libro, ci conduce in una storia di straordinaria attualità. L’autore narra infatti della difficile relazione tra Islam e condizione femminile. “Islamai” cattura l’interesse per merito della magistrale caratterizzazione psicologica dei personaggi protagonisti di un racconto intenso che ci riporta alle lotte coraggiose di tante donne, vittime prima dei padri e poi dei mariti. Donne perseguitate in nome di princìpi e valori sanciti da un Islam che stride con la loro voglia di vivere.
Ed è soprattutto per queste donne che bisogna continuare a lottare. Il rispetto delle tradizioni e delle culture non-occidentali deve, di fatto, avere un limite preciso, nel rispetto della dignità della persona, senza distinzione di razza, sesso, religione o credo politico.
Da questo bisogna ripartire tutti insieme per costruire una società migliore da consegnare al futuro.