Dal matrimonio indiano al caso Del Piero, si riaccendono i riflettori sui Marè²

Dapprima l’avvistamento degli yacht di Agarwal a San Cataldo, poi il matrimonio a Fasano, infine il passaggio di Del Piero al Delhi Dynamos. L’Italia chiede di non dimenticare il trattamento riservato dall’India ai due marè², Massimiliano Latorre e Salvatore Girone

Mentre sopiva in maniera preoccupante la vicenda dei due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti a New Delhi in attesa di conoscere il capo di imputazione per il quale dovrebbero essere giudicati dalla Legge indiana, ed in tanti continuavano ad accusare il Governo italiano di immobilismo e la Comunità internazionale di insensibilità, ci ha pensato il Salento a riaccendere i riflettori sulla vicenda.

A far scoccare la scintilla è stata la scelta del magnate indiano, Pramod Agarwal, patron del colosso del ferro Zamin, di far sposare la  terzogenita proprio a Fasano: un matrimonio in stile Bollywood, in una bellissima masseria immersa nel verde degli ulivi trasformata per l’occasione in un set da favola: il pranzo nuziale sarà curato, secondo indiscrezioni visto il riserbo che si sta tentando di mantenere, dallo chef pluristellato, Massimiliano Alajmo. I fiori, invece, arriveranno direttamente da Parigi e c’è chi giura che la cantante Shakira, che terrà un miniconcerto per allietare gli 800 invitati sia già arrivata in Puglia così come i due elefanti asiatici pronti a catturare l’attenzione dei partecipanti.

A dire il vero, il padre della sposa non è stato così bravo nel far perdere le sue tracce sul territorio e si è presentato lungo le marine del Salento a bordo di tre megayacht dai quali faceva scendere i suoi ospiti su tender e lance di pregevole fattura. L’occasione ha riacceso l’orgoglio italiano: in tanti hanno, a torto o a ragione, collegato l’ospitalità italiana alle brusche modalità con le quali Latorre e Girone sono trattenuti in Asia, anziché consentire loro di tornare a casa dalle proprie famiglie in attesa di giudizio, visto che siamo parlando di due scrupolosi militari italiani e non certo di due pirati.

 Il sindaco di Fasano, Lello Di Bari, ha visto la sua mail intasarsi di messaggi. Il minimo comun denominatore era uno: la richiesta di non presentarsi come ospite alle nozze e di avanzare, invece, una formale protesta al magnate affinché si facesse portavoce presso il suo governo del grande malcontento italiano.

Il diavolo poi c’ha messo anche la coda. È di questi giorni la notizia della scelta di Alessandro Del Piero di chiudere la propria carriera proprio in India, nel ricchissimo club del  Delhi Dynamos, scegliendo così di giocare nella neonata Indian Super League: campionato a otto squadre della durata di tre mesi, da ottobre a dicembre.

Apriti cielo! In tanti hanno chiesto a Pinturicchio, all’Alex nazionale, di tornare sui suoi passi, proprio per rispetto ai fucilieri del Battaglione San Marco. Giorgia Meloni, presidente di FdI-An ha subito lanciato un appello «Del Piero non ha bisogno né di soldi né di fama visto che è un simbolo indiscusso del calcio italiano e un'icona mondiale. Una simile presa di posizione da parte sua sicuramente non passerebbe inosservata e potrebbe essere un importante segnale nei confronti del governo indiano».

Non sappiamo se Del Piero accetterà o meno di trasferirsi in India, né se il Sindaco di Fasano accetterà o meno l’invito allo sposalizio indiano; fatto sta che finalmente si torna a parlare di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e solo i riflettori della pubblica attenzione possono contribuire a non far cadere nel dimenticatoio la triste storia dei nostri due marò.



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