
Relazionerà in Conferenza dei Rettori nei prossimi giorni sul DdL Scuola, Il Rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara, delegato in Giunta CRUI a TFA e PAS, proprio in riferimento a ciò che cambia nella formazione dei nuovi insegnanti, a fronte di una riforma che risulta sempre più imminente. “Sono determinatissimo, vado avanti come un treno” ha dichiarato, infatti, Matteo Renzi, facendo il punto sui tempi, e annunciando una risolutiva accelerata entro agosto, per garantire un ordinato anno scolastico, anche relativamente alle assunzioni dei precari.
«Tra le varie novità introdotte – precisa Zara in una nota stampa pervenutaci in redazione – il DdL Scuola interviene sui percorsi di formazione degli insegnanti attivati dalle Università. Dopo la chiusura delle SSIS, questo tipo di formazione è un cantiere in continua evoluzione, che ha portato dapprima alla previsione di specifici corsi di laurea magistrali per l’insegnamento (istituiti dalle Università ma mai attivati) e, successivamente, all’attivazione dei TFA (Tirocini Formativi Attivi)». Ma tale sistema avrà probabilmente vita breve, e l’iter attuale per l’abilitazione, chiave d’accesso per il concorso che permetta l’accesso al ruolo, rimarrà applicabile solo in via transitoria. «Novità importanti, dunque – aggiunge sempre Zara – che potrebbero incidere sugli attuali corsi di laurea magistrale, almeno di quelli che sono più vicini a determinate classi di abilitazione, e che potrebbero portare alla loro “rivisitazione” in termini progettuali».
Il nuovo disegno di legge regola diversamente l’ingresso a ruolo dei docenti nella scuola secondaria statale. Prevede, anzitutto, l’avvio di un sistema regolare di concorsi nazionali per l’assunzione, con contratto retribuito a tempo determinato di durata triennale. Requisiti necessari per partecipare al concorso sono il diploma di laurea magistrale coerente con la classe disciplinare di concorso, essendo necessario il possesso di almeno 36 crediti, conseguibili sia come crediti curriculari che come crediti aggiuntivi, nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e in quelle concernenti le metodologie e le tecnologie didattiche.
Nel corso del primo anno di contratto, inoltre, è previsto il conseguimento di un diploma di specializzazione per l’insegnamento secondario al termine di un corso annuale istituito dalle Università e destinato a completare la preparazione degli iscritti nel campo della didattica delle discipline afferenti alla classe concorsuale di appartenenza, della pedagogia, della psicologia e della normativa scolastica.
Nei due anni successivi, sono previsti tirocini formativi con la graduale assunzione della funzione docente, anche in sostituzione di docenti assenti, presso l’istituzione scolastica o presso la rete tra istituzioni scolastiche di assegnazione. Infine, all’esito di positiva conclusione e valutazione del periodo di apprendistato, è prevista la sottoscrizione del contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il DdL prevede tra l’altro anche il riordino delle classi disciplinari di afferenza dei docenti e delle classi di laurea magistrale, in modo da assicurarne la coerenza ai fini dei concorsi.