Carichi di lavoro insostenibili, personale insufficiente costretto a turnazioni che violano i diritti del lavoratore e conseguente carenza di attenzioni per i degenti: sarebbe questa la condizione che affliggerebbe i nosocomi della provincia leccese. ma questa è una situazione in cui le strutture ospedaliere – quelle pubbliche – versano da tempo, con picchi più o meno allarmanti.
Ad aggravare la situazione gioca un ruolo preminente il carico estivo ed un maggior numero di pazienti che si rivolge agli ospedali; una condizione che si ripete ciclicamente ogni stagione e che pone le strutture in una condizione di disagio, spesso nella difficoltà nel far fronte alle richieste di cura.
Da queste premesse, muove la richiesta del sindacato Fsi-Usae, con la proposta di assegnazione di incarichi diretti e temporanei per fronteggiare l'emergenza estiva.
In una nota inviata nella giornata odierna alla ASL, il segretario Francesco Perrone esprime grande preoccupazione e si dice perplesso sulla possibilità che si riesca ad espletare i concorsi entro la fine di luglio, reclutando così gli operatori mancanti per consentire la fruizione delle ferie al personale (irrinunciabili per diritto, ndr).
Tuttavia, i disagi non riguarderebbero esclusivamente gli ospedali, ma anche i presidi territoriali attivi e quelli di medicina penitenziaria, dove quotidianamente si farebbe fatica a mantenere i livelli minimi di assistenza. Più volte, del resto, i sindacati si sono attivati per mettere all'attenzione della politica e delle Istituzioni casi quasi al limite della tollerabilità. Il tutto per tutelare i diritti degli operatori e la salute dei cittadini,
