
Al momento resta una pura possibilità e la Chiesa già sta iniziando un confronto sulla storica apertura di Papa Francesco alle donne. Ebbene sì. Il pontefice ha infatti comunicato di voler avviare una commissione che ne studi il diaconato permanente, ruolo peraltro già adottato tanti secoli fa. L’annuncio – dato ieri nell’udienza con l’Unione internazionale delle superiori generali – potrebbe, in futuro, porre fine alla prassi di un clero esclusivamente maschile. Certo, è una possibilità, seppur ancora lontana. Il diaconato rappresenta il primo grado dell'ordine sacro, seguito dal sacerdozio e dall'episcopato. I diaconi possono amministrare alcuni sacramenti come il battesimo e il matrimonio. Alla domanda "Perché non costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione?”, Bergoglio risponde con trasparenza. Ne aveva parlato, da giovane, con un "buon, saggio professore", che aveva studiato l'uso delle donne diacono nei primi secoli della Chiesa. "Che cos'erano questi diaconi donne?", chiese l’attuale Papa al professore. Insomma, avevano ricevuto o no l’ordinazione? "È una pagina un po' oscura, rispose”.
Perché allora non approfondire meglio la questione? "Credo di sì. Sarebbe bene per la Chiesa chiarire questo punto. Sono d'accordo. Io parlerò di fare qualcosa del genere. Lo farò. Accetto", ha detto il Papa successivamente. "Mi sembra utile avere una commissione che chiarisca bene questo ruolo". "La Chiesa ha bisogno che le donne entrino nel processo decisionale” e magari "anche che possano guidare un ufficio in Vaticano". La Chiesa, ha aggiunto, deve infatti "coinvolgere consacrate e laiche nella consultazione, ma anche nelle decisioni perché ha bisogno del loro punto di vista". Dunque, ciò che Bergoglio desidera è un "ruolo crescente delle donne nella Chiesa". Un diritto di tutti i battezzati: maschi e femmine. Addirittura, anche il Presidente della Camera Laura Boldrini la definisce "una decisione importante, epocale e molto bella”. “Lo trovo un messaggio veramente bello e anche di riscatto per le donne cattoliche che vogliono avere un ruolo all'interno della Chiesa. Quindi mi è sembrata una bella scelta. Ma non chiamiamole diacono donna, ma diacona".
Pure dal Salento si accoglie la notizia con molto piacere. Pare infatti che due ragazze, attualmente catechiste in una popolosa parrocchia della provincia di Lecce, stiano già pensando ad intraprendere il diaconato femminile. “Finalmente – aggiungono le due aspiranti Diaconesse – un Papa che ha compreso la necessità nella Chiesa di avere, anche per mancanza di sacerdoti, donne in grado di amministrare i sacramenti, annunciare il Vangelo, impartire benedizioni”.
“Speriamo solo – concludono – che i nostri vescovi salentini non si scandalizzano da queste novità e ci lascino fare, sempre sotto la loro attenta guida”.