Dieci cose che rendono ‘la nonna salentina’ magica. Siete d’accordo?

Son tutte belle le nonne del mondo ed è indubbio che in ogni paese l’anzianità consegna di diritto, all’interno della famiglia e nella comunità, uno stato privilegiato in cui si gode di reverenza e rispetto ma la nonna salentina ha una marcia in più.

Le Nonne di oggi hanno un fascino insindacabile: sono donne cresciute con la guerra negli occhi e nelle orecchie, spesso con la fame nella pancia. In particolare qui al Sud, quando loro erano bambine, la vita era fatta di vestiti rattoppati e stratagemmi per non soffrire il freddo ed era così per la maggior parte della popolazione pugliese, eccezione fatta per alcune famiglie di ricchi latifondisti e per gli emissari del Regno prima e dello Stato poi.

Qui al Sud la Famiglia è un universo parallelo, è un microcosmo fatto di pranzi che coinvolgono interi ceppi genealogici. Tavoli lunghi da stanza a stanza e qualcuno dovrà pur cucinare: ci pensa la nonna, fino a che ne ha le forze -ed oltre- il pranzo della domenica è a casa sua.

Siamo in alta stagione e il resto d’Italia ci tiene gli occhi puntati addosso, in questa disamina dei motivi che rendono la nonna salentina una creatura speciale ci sia concesso dunque di crogiolarci, o meglio di ‘sponzarci’, in un freschissimo mare di campanilismo.

1) Profuma più chiunque altro
La Nonna infrange le leggi chimiche delle cose e degli esseri viventi, mentre il resto del mondo invecchiando perde la freschezza del suo odore la nonna si trasforma, di anno in anno, nella creatura più aulente che la natura potesse concepire. Complici la crema idratante e l’immancabile borotalco, la sua pelle sfida le maison de eau de parfum più rinomate. Volete dirmi che vostra nonna non custodisce gelosamente la sua crema sul comodino accanto al letto? Di quelle creme pastosissime e bianche, nei cofanetti di metallo. Sì, andate a controllare, la troverete là dove vi ho detto. Il profumo della nonna, quel profumo che se l’abbracci ti resta sopra e ti fa sentire una persona più amata e dunque migliore.  ‘Eau de Nonna’, dovrebbero davvero brevettarlo e-forse- la terra tornerebbe ad essere un posto più sereno.

2) ‘La vinti euru pe’ lu Gelatu’
Avete trent’anni e siete manager affermatissimi? Poco importa! La nonna salentina, quando entrerete nella sua cucina odorosa (vedi punto 3), farà sempre scivolare sul tavolo una banconota da venti euro e lo farà guardandosì intorno con una circospezione tale che vi parrà di ritrovarvi in un film di Martin Scorsese: Gans of ‘Marangiana Mbuttunata’. Che sia inverno oppure estate l’immancabile mazzetta per il gelato vi ruberà un sorriso e vi chiederà in cambio soltanto un bacio. Siete fumatori? Mi raccomando ‘nu li spanditi a sicarette!’.

3) La sua cucina è un luogo fantastico
Spezie confezionate e salse industriali? No, non ci siamo. La nonna salentina espone orgogliosa, penzolanti  sulle sue mattonelle vintage, grappoli di pomodori secchi e mensole ricche di conserve fatte da lei. I pomodori non vengono raccolti dalle macchine ma dal vicino di casa quando va in campagna e le salse non hanno il sapore che trovi nei supermercati- di quei gusti industriali che poco importa sia un sugo alla bolognese o alla cacciatora perché tanto sono tutti uguali. La nonna salentina conserva il pane vecchio perché ‘non si sa mai’, secca le fiche e spaccia decine di barattoli di uva annegata nell’alcool. Conosce decine di trucchi per rendere i piatti tradizionali ancora più gustosi e non riuscirete mai a trovare un ristorante che sia in grado di riprodurre fedelmente le sue ricette. Un consiglio? Se siete in Vacanza nel Salento stringete amicizia con qualcuno che vi inviti a pranzo da sua nonna.

4) Ci ha cresciuti
Qui in Salento, specialmente nei piccoli paesi, fino a qualche anno non esistevano gli asili nido. Quando Mamma e Papà andavano a lavoro si preparavano carichi di giochi e pastelli per colorare e si andava dalla nonna.  I passatempi di cui tutti abbiamo sicuramente goduto? Le classiche riunioni con i cuginetti e le incursioni nelle stanze proibite: quale nonna non ci ha vietato almeno una volta di andare a giocare nel ‘salotto buono’?

5) I suoi consigli,  tra saggezza e preveggenza
Portatele una foto della persona che frequentate. Le basterà un breve studio della fisiognomica per fornirvi una dettagliata analisi del personaggio scansionato. Se poi riuscirete a portare fisicamente nella tana della nonna l’esaminando potrete godere di un unico ed innovativo (ed inquietante) servizio di chiaroveggenza. Guardando negli occhi il suo ospite potrà davvero farvi un pronostico assolutamente attendibile degli esiti della vostra relazione.  La nonna salentina è magica, è un po’ macàra!

6) I  racconti antichi che custodisce
I miti salentini sono tanti quanti sono i vicoli che sezionano i paesini in mille angoli e la nonna li conosce tutti, ed i miti ed i vicoli. I rimedi naturali ai malanni, le tradizioni e gli scongiuri. Un inesauribile trattato sul folklore locale a portata di abbraccio.

7) Ci ha insegnato a camminare per le strade della città
Impossibile contare le volte che abbiamo passeggiato con la nonna per andare a trovare parenti  e ‘comari’, per andare a fare affari al mercato, o per fare visita gli avi, al cimitero. Ci ha insegnato lei le scorciatoie ed i volti delle persone, tra una caramella e l’altra: è questa la verità.

8) Devasta qualsiasi nome inglese le passi attraverso la dentiera (alle volte anche il nostro nome, se complicato da pronunciare)
Fèsbu’, LeccehNiù24, Lu Maicolle, La Sharonneh, Lermenia. Ci siamo capiti, no?

9) Probabilmente portiamo il suo nome
E se così non è sappiamo che in cuor suo se ne dispiace perché il nome e la storia sono i lasciti più preziosi che la nonna salentina vuole farci ereditare.

10) Tiene unita la famiglia
Quante volte, stringendoci al suo petto, ci ha sussurrato di non far arrabbiare mamma e papà? Per non parlare di quelle volte che ha sedato inenarrabili guerriglie tra fazioni di cuginetti agguerriti! Il profumo di famiglia, per noi salentini, sarà sempre quello stesso odore che avvolgeva la casa della nonna quando ospitava tutta la stirpe fino al quarto grado attorno al suo tavolo. Tutti i pranzi insieme sotto il suo sguardo attento, le parole buone per tutti e le scoppule quando era il caso che, a sua discrezione, scoccassero. Quella voglia di sfamare tutti, sia nel corpo che nello spirito e quell’energia sovraumana nel farlo.

La Nonna Salentina è davvero una creatura mitica perché, converrete, fino a che il suo corpo ne avrà le forze  si prenderà cura di noi. Anzi-non diciamo fesserie- parliamo pur sempre di una macàra: si prenderà cura di noi per sempre. Sfidando ogni logica del tempo e dello spazio lei ci sarà, nascosta ma ci sarà e ci sorprenderemo ancora scrutati dai suoi occhi quando il vento ci porterà sotto al naso il suo profumo di crema densa e borotalco.
 
di Armenia Cotardo



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