Le vittime della strage di Capaci (tra cui figura il salentino Antonio Montinaro); quelle di Via D’Amelio; Marco Pannella; Che Guevara, Rita Levi Montalcini, l’ex Presidente del Lecce Franco Jurlano e Bruno Petrachi. Sono queste alcune personalità a cui saranno intitolate prossimamente alcune strade della città di Lecce.
Soprattutto per quel che riguarda l’ultimo nome citato, non possiamo che essere fieri e orgogliosi della scelta, visto che, a lanciare la proposta con una richiesta ufficiale al Sindaco Perrone l’8 ottobre 2014, fummo noi di Leccenews24.it.
Tutte persone che si sono distinte per la loro attività sociale e pubblica, uomini che hanno lottato in virtù di ideali e valori universali, contro tutte le mafie, che hanno speso la loro vita al servizio del sociale, della cultura, della storia del territorio o in cui tutti, leccesi e non, possano riconoscersi e ispirarsi. Ed è proprio per il valore delle loro esperienze che l’Assessore Alessandro Delli Noci ha richiesto al Sindaco e alla Commissione toponomastica l’intitolazione di nuove vie del capoluogo.
“Facendo seguito all'ottima iniziativa dell’amico Pippi Mellone a Nardò – sostiene Delli Noci – ho deciso di proporre l’approvazione di nuovi toponimi da dedicare a grandi ispiratori di valori e giustizia, al netto di ogni steccato ideologico e di ogni schieramento politico. In una società segnata da una mancanza di principi e ideali, per un'Amministrazione comunale proporre modelli e stimolare una riflessione attorno alle loro storie di valore è quantomeno doveroso”.
Tra le proposte dell’Assessore all’Innovazione tecnologica anche le Vittime di Acca Larenzia (un pluriomicidio a sfondo politico avvenuto a Roma il 7 gennaio 1978, in cui furono uccisi due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta, che caddero assassinati in un agguato davanti alla sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia); Ugo Malecore , una delle figure più rappresentative dall’arte salentina, scultore e maestro cartapestaio conosciuto e amato anche all’estero; Ugo Tapparini, scrittore, giornalista, disegnatore e pittore che per molti decenni ha caratterizzato con la sua opera il panorama culturale leccese; Ezechiele Leandro, pittore, scultore e poeta italiano, vissuto nel Salento. Di grande valore artistico il suo Santuario della Pazienza a San Cesario di Lecce e Marco Zamperini, innovatore italiano.
“Abbiamo il compito di offrire ai nostri figli – prosegue l’Assessore – esempi di virtù e di valore, affinché rappresentino per loro guide e modelli da seguire. Penso a coloro che hanno sacrificato le loro vite per la lotta contro la mafia, o a personaggi come Marco Pannella o Ugo Malecore, esempi di grande autorevolezza e valore in ambito politico e culturale. Non potevo che proporre, infine, il nome di un grande innovatore italiano, Marco Zamperini, che ha fatto della sua vita una missione personale per la diffusione della tecnologia internet all’interno della società, per un utilizzo più maturo, consapevole e diffuso della rete nel nostro Paese, e per lo sviluppo delle sue potenzialità come strumento di innovazione, di miglioramento della qualità della vita e di creazione di nuove forme di partecipazione”.
Ma tra le mozioni fatte pervenire al Primo Cittadino del Capoluogo c’è anche quella dell’Osservatorio Torre di Belloluogo, a firma Carla De Nunzio e Beniamino Piemontese, nella quale si chiede di dedicare la nuova piazza antistante Porta San Biagio a Papa Francesco, il primo Pontefice, come si legge nella richiesta “Ad aver scelto il nome del Santo Patrono d'Italia, Santo che ha onorato con la sua venuta la Città di Lecce nel suo cammino verso la Terra Santa per il primo dialogo con le genti”.
Per i personaggi deceduti entro gli ultimi dieci anni, è stata richiesta al Sindaco una deroga al Regolamento ovvero una richiesta di accettazione al Prefetto per meriti politici (per Marco Pannella) e meriti artistico-culturali (per Ugo Malecore).
