Il lavoro non sia un incubo. Anche Dio ha fatto le ferie

Il monito di Papa Francesco piomba come un fulmine in pieno agosto: ‘non siate schiavi del lavoro’ e intanto i commercianti non chiudono mai perché non se lo possono permettere.

Perfino Dio si riposò il settimo giorno. Aveva bisogno di fermarsi anche l’Onnipotente, figuriamoci i comuni mortali. Solo che le cose dalla notte dei tempi ad oggi sono un po’ cambiate, in peggio si intende.
Le dichiarazioni di alcuni commercianti brindisini, riportate dal Quotidiano, fanno tristezza perché sono il segno evidente di un degrado del nostro sistema sociale che impedisce, culturalmente, di fare le ferie.

“Ci sembra di rubare a noi stessi o di commettere un peccato, dicono, e così in ferie non ci andiamo proprio”. C’è da capirli, perché le vacanze sono diventate un lusso per pochi e un sogno impossibile per altri. Attenzione, non parliamo della vacanza intesa come viaggio o villeggiatura, parliamo solo di riposo, cioè non andare a lavorare per dieci o quindici giorni durante l’estate. Rimanere a casa, riposarsi, coltivare qualche hobby, o più semplicemente guardare l’infinito.
No. Non è possibile, bisogna lavorare a tutti i costi. Ci sono le tasse da pagare, ci sono le bollette, c’è da fare la spesa. Commercianti, artigiani, imprenditori e il popolo dei liberi professionisti, che non hanno diritto alle ferie pagate e che non hanno uno stipendio che corre ugualmente, non sanno come fare per potersi fermare qualche giorno. E infatti non si fermano.

E’ di ieri il monito del Santo Padre che scuote le coscienze di tutti. Dice papa Francesco che essere schiavi del lavoro è contro Dio e contro la dignità dell’uomo. Insomma la stessa fede cristiana si ispira ad un equilibrio che nella realtà di oggi viene a mancare, tali e tanti sono i momenti di stress e di pressione psicologica, per cui si finisce per restare schiacciati dal peso del dovere e delle responsabilità.

“E’ il senso del dovere che ci frega” diceva un celebre personaggio di uno dei più famosi film di Stanley Kubrick, e verrebbe da crederci perché Jack Torrence, il maniaco assassino di Shining, fu sopraffatto a tal punto dal senso del dovere che impazzì del tutto e trasformò la vita dei suoi familiari in un incubo. Grande Kubrick, non c’è che dire, a volte è meglio prendersela con calma e prendersi una pausa relax. E’ salutare concedersi un po’ di piacere e mandare in quarantena il pericolosissimo “senso del dovere”.



In questo articolo: