L’Ezln incontra i No Tap. Tappa a Melendugno per gli zapatisti in arrivo dal Chiapas

L’esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln) approda nel Salento e incontra il movimento No Tap. Martedì 26 ottobre la tappa de La Gira a Melendugno, presso i laboratori urbani Koinè.

Ezln no tap

Dal Chiapas all’Italia, in mezzo la tappa a Melendugno: l’Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln) incontrerà il Movimento No Tap, in un’assemblea pubblica di confronto e condivisione delle diverse esperienze di lotta territoriale. Dallo scorso giugno una delegazione di zapatisti salpata con il veliero “La Montaña” da Isla Mujeres, Messico, è approdata nelle Azzorre e poi nel porto spagnolo di Vigo, da dove è iniziata La Gira (ossia, la carovana), un viaggio in Europa teso a cementificare i rapporti con i popoli e movimenti impegnati nelle lotte territoriali, come da tradizione zapatista.

L’Ezln è, infatti, un movimento anticapitalista nato in Chiapas, nel Messico meridionale, nel 1983 e conosciuto in tutto il mondo dal 1994, anno in cui il subcomandante Marcos – leader degli zapatisti sino al 2014 – al grido «¡Ya basta!» rivendica il riconoscimento e il rispetto dei diritti degli indios messicani, in concomitanza con l’entrata in vigore del Nafta, il trattato di libero commercio tra Messico, Usa e Canada che avrebbe prodotto un’ulteriore emarginazione degli indios.

La delegazione zapatista è approdata in Italia lo scorso 12 ottobre, dopo aver già incontrato i movimenti resistenti in Germania, Polonia, Finlandia, Slovenia, Ungheria e Austria. Un viaggio che sinora li ha portati ad incontrare collettivi e associazioni, centri sociali, movimenti di lotta territoriale e operaia.  Martedì 26 ottobre sarà la volta di Melendugno, dove, dalle ore 19 presso i laboratori Koinè, andrà in scena l’incontro tra l’Ezln e i No Tap, secondo i canoni dettati dal movimento zapatista. L’incontro sarà aperto a tutti, nel rispetto delle norme anti-covid, ma con il divieto di fare foto e video. L’Ezln non è, infatti, in cerca di visibilità: il rafforzamento dei legami politici con i movimenti di lotta passa solo dal confronto, dalla solidarietà e dalla condivisione delle battaglie. Come preferisce l’esercito zapatista: il volto coperto dal passamontagna per mostrare il cuore.



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