Lecce capofila del turismo pugliese: boom di visitatori nonostante la pandemia

Tra le mete pugliesi più gettonate nella prima metà dell’anno, è la provincia di Lecce fare la voce grossa. Che annovera come località Castro e Leuca.

La terza ondata pandemica non ferma il turismo pugliese. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio Regionale per il Turismo, nel 2021 il numero di vacanzieri che ha scelto di soggiornare nel Salento è cresciuto in maniera significativa rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ciò che sorprende, tuttavia, sono i numeri del mese di luglio, che risultano essere addirittura superiori a quelli rilevati nel 2019, ultimo anno dell’era pre-Covid.

I numeri della ripresa

Il report dell’Osservatorio Regionale per il Turismo segnala ben 1.327.000 arrivi nelle località turistiche pugliesi nei primi 7 mesi del 2021; circa il 45% in più rispetto al 2020. Il picco di maggiore affluenza è stato registrato nel mese di giugno (+125%), ma il dato più confortante è quello di luglio, che fa segnare una crescita dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2019.
A trainare la ripresa sono soprattutto gli italiani, che costituiscono l’85% degli arrivi e crescono del 40% rispetto allo scorso anno. Le regioni di provenienza rimangono principalmente quelle del nord (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), ma il sud contribuisce in buona misura grazie ai visitatori campani e calabresi.
In crescita anche il turismo interno: la maggior parte dei turisti nazionali è costituita proprio dai pugliesi che hanno scelto di trascorrere le vacanze nella loro regione. Altrettanto positivo è il trend del turismo estero, che fa segnare un ottimo +82% su base annuale. In questa classifica sono soprattutto le regioni del centro Europa a sostenere la ripresa, con incrementi addirittura a tre cifre:

  • Austria +206%
  • Francia +153%
  • Germania +140%
  • Belgio +128%
  • Svizzera +120%
  • Polonia +109%
  • Paesi Bassi +86%
  • Stati Uniti +62%

La quota di turisti stranieri, tuttavia, corrisponde soltanto al 13% del totale. Un risultato non ancora soddisfacente, se si considera che, due anni fa, quasi un terzo dei visitatori proveniva dall’estero.

Lecce e il Salento le mete preferite

Tra le mete pugliesi più gettonate nella prima metà dell’anno, è la provincia di Lecce fare la voce grossa. Dal 2020 al 2021 – considerando sempre il periodo che va da gennaio a luglio – gli accessi nelle strutture ricettive leccesi sono cresciuti di 109 mila unità. Un aumento di poco inferiore si registra anche a Foggia (+104 mila ingressi), mentre Bari scende dal primo posto del 2019 al terzo del 2021, con un incremento annuale di circa 36 mila unità. Sugli scudi il comparto alberghiero (+41%), trainato soprattutto dagli hotel di lusso, che hanno visto incrementare la loro affluenza del 54%. Risultati altrettanto positivi anche per il settore extralberghiero, che cresce del 50% grazie al boom di prenotazioni nei villaggi turistici e negli agriturismi.
Secondo una ricerca di mercato integrata nel rapporto dell’Osservatorio per il Turismo, in cima alla classifica di gradimento dei forestieri vi sono le spiagge e gli stabilimenti balneari della costa del Salento. Quasi 9 intervistati su 10 affermano di preferire le località marittime più caratteristiche, che annovera delle vere “perle” come Castro e Santa Maria di Leuca. Quasi sullo stesso piano si collocano gli itinerari enogastronomici, come quelli che coinvolgono le cantine del Primitivo e del Negramaro del Salento o le caratteristiche masserie del leccese, dove si possono degustare formaggi, salumi e prodotti da forno tipici.

Il volano dei trasporti

In generale, la ripresa del turismo nella provincia di Lecce è stata favorita anche da un’adeguata disponibilità di collegamenti nazionali e internazionali. L’assenza di un aeroporto provinciale di primo livello (compensata dal vicino scalo di Brindisi) non ha costituito un limite, grazie anche ai numerosi treni e autobus per Lecce provenienti da tutta la Puglia, ma soprattutto dai maggiori hub nazionali come Roma, Firenze o Milano.

Conti ancora in rosso, ma la situazione migliora

I risultati del turismo pugliese nel 2021 sono senz’altro positivi e la provincia di Lecce si pone oggi come il motore trainante della ripresa. In termini di fatturato, tuttavia, il confronto con il 2019 rimane negativo: le perdite del settore turistico ammontano al 42%, ma il miglioramento rispetto al -60% dello scorso anno è evidente. Per tornare ai livelli pre-pandemici occorrerà ancora del tempo, ma il peggio sembra essere passato e non è da escludere che il 2022 possa già segnare un ritorno alla normalità, dopo due anni di sofferenza



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