
Dopo la morte del clochard Dino presso la stazione ferroviaria di Lecce, il dibattito era tornato di estrema attualità. Parliamo di ex Masseria Ghermi, l’immobile che sorge lungo la provinciale 94 sottratto al patrimonio della Scu e destinato a nuova vita.
La questione dei senzatetto in città ha fatto tanto parlare a causa dei decessi che si sono verificati in situazioni di estremo degrado. Sulla Capitale del Barocco anche la stampa nazionale ha acceso i riflettori per tali spiacevoli parentesi, che comunque parentesi non sono in quanto si parla di morti che, magari, potevano essere evitate.
Poco più di un anno fa presso l’Open Space di palazzo Carafa si è tenuta la presentazione del progetto Koinè che si proponeva come una delle possibili soluzioni all’emergenza abitativa in città. Alla presenza dell’allora vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Carmen Tessitore, e del titolare della delega ai Lavori Pubblici, Gaetano Messuti, venne illustrato il piano finanziato nell’ambito del programma operativo nazionale “Sicurezza per lo sviluppo” obiettivo convergenza 2007-2013, in base al quale un immobile confiscato alla mafia veniva trasferito dall'Agenzia del Demanio al patrimonio indisponibile del Comune di Lecce per diventare centro di prima accoglienza per i senza fissa dimora del capoluogo salentino.
Ed oggi, lunedì 7 marzo, il Centro di accoglienza per persone senza fissa dimora presso ex Masseria Ghermi verrà aperto ufficialmente. L'immobile si raggiunge dopo aver imboccato via Adriatica e svoltato a sinistra all'altezza del primo rondò, in direzione Surbo.
Alla cerimonia presente il sindaco Paolo Perrone, l'assessore ai Servizi Sociali, Nunzia Brandi, il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Gaetano Messuti, il fondatore della Comunità Emmanuel, Padre Mario Marafioti, il dirigente del settore Servizi Sociali del Comune di Lecce, Annamaria Perulli e il dirigente. del settore Edilizia Scolastica, Maurizio Guido.
La masseria offrirà un alloggio notturno di circa 60 posti letto, con un metodo di turnazione. La struttura verrà gestita dalla Comunità Emmanuel ed è stata benedetta da don Attilio Mesagne, direttore della Caritas di Lecce.
Il Centro prevede anche la gestione dei percorsi di riabilitazione sociale per ex detenuti e vedrà la collaborazione della Polizia Ferroviaria di Lecce.