Trauma cranico, l’autopsia sul senzatetto dà le risposte. Oggi i funerali

Il dott. Vaglio ha effettuato su disposizione del Magistrato l’autopsia sul corpo del clochard morto in strada nel centro della città. L’uomo si è spento per il colpo alla testa dovuto presumibilmente alla caduta.

L’esame autoptico non lascia dubbi: Sergio De Vergori, il senzatetto di 64 anni morto nei pressi di piazza Mazzini qualche giorno fa, si è spento per il trauma alla testa.

Il sangue sul marciapiede era alquanto evidente, un sangue che la pioggia non potrà e non dovrà lavare via dalle coscienze di tutti. Alle prime battute, subito dopo la scoperta del cadavere, si era ipotizzato l’arresto cardiocircolatorio, ma l’esame effettuato dal dott. Vaglio, su disposizione del Magistrato, ha svelato il mistero. De Vergori è morto per trauma cranico.

Ci vuole tempo, mesi, per poter avere i risultati degli esami istologici e tossicologici, al fine di comprendere il perché di quella caduta, conoscere il frame degli ultimi istanti di vita di un disperato.
Certo, il clochard era ben noto ai cittadini e agli enti di assistenza, il passato nell’alcol lo si conosce. Ma non si possono trarre conclusioni affrettate.

Nel pomeriggio di oggi si svolgeranno i funerali, per celebrare l’ennesimo dramma della solitudine, il dramma di un uomo separato con figli, che aveva eletto la strada come casa per una triste necessità di vita.

Il Sunia, intanto, attraverso un comunicato chiede che il Comune di Lecce si adoperi, in tutti i modi possibili, per evitare che simili circostanze si ripetano, anche accelerando con l’attivazione di un dormitorio pubblico, come già avviene in tante città del Paese. Questo quanto si legge nel loro comunicato: "Non possiamo certamente essere tranquilli e sentirci con la coscienza a posto se la situazione attuale per i senzatetto continua a restare così com’è ora. Apprezzamento va rivolto alla Caritas per l’impegno e l’opera dimostrata nei confronti delle persone in difficoltà, senza soldi per sopravvivere e senza casa.
Pensiamo però che il problema della crisi abitativa che insiste su Lecce possa essere superato attraverso degli interventi urgenti da parte dei servizi sociali comunali, rispondendo subito su come si intenda combattere l’emergenza abitativa di centinaia di persone e nuclei familiari. Così come pensiamo che il Comune di Lecce debba adoperarsi per redigere un Piano Casa e progettare l’apertura di uno sportello per l’Agenzia delle Locazioni al fine di monitorare esigenze e offerta di civili abitazioni, così come già fanno altre città d’Italia. Altro capitolo importante: capire se il Comune di Lecce ha a disposizione dei suoli idonei da destinare alla costruzione di nuove abitazioni di Edilizia Residenziale Pubblica, tali da poter presentare un progetto alla Regione Puglia per ottenere i finanziamenti. L’auspicio del Sunia è che a breve si affronti, con impegno e forza sufficienti, il problema dell’emergenza abitativa per non doverci dolere ancora una volta per altre annunciate e scongiurabili tragedie".



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