Ciao Bingo. La cattiveria ti ha portato via al quartiere che ti aveva adottato

Ancora maltrattamenti su animali indifesi. Il cane di quartiere Bingo, ucciso dalla cattiveria. A Lecce, in piazzale Cuneo, era la mascotte di tutti

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Un quartiere in lacrime per la morte di Bingo, il cane che tutti in piazzale Cuneo a Lecce, nella zona 167 C, avevano adottato.

Bingo era un cane ben conosciuto da tutti i residenti di piazzale Cuneo; da parecchio tempo lo si vedeva percorrere le vie del quartiere in maniera del tutto pacifica. La gara tra la gente del posto era per coccolarlo con cibo e carezze, procurandogli nei mesi invernali, un rifugio dal freddo pungente, aprendo a Bingo, cuore e garage.

Il cane di quartiere

Bingo conosceva benissimo il quartiere e sapeva come muoversi senza creare disagio. Era un randagio libero e mite, a detta degli abitanti della zona.

Il “cane di quartiere” è un concetto ambito oltreché un traguardo civico. Ma per Bingo, non c’è stata pietà. Bingo è stata vittima dell’ignoranza e della cattiveria di qualcuno che, come al solito, sfoga il proprio disagio esistenziale sugli animali.

La pensano così i tanti cittadini che si sono rivolti in queste ore alla nostra redazione per segnalarci la morte di Bingo.

Gli ultimi giorni di Bingo

Una morte violenta, a detta del veterinario che ha preso in cura Bingo e che ha seguito i suoi ultimi momenti di vita.

Alcuni abitanti avevano notato, nelle scorse ore, Bingo aggirarsi sanguinante per le strade. Avevano subito creato una catena di solidarietà per aiutare il povero cane. Era stato allertato il veterinario che una volta visitato Bingo, aveva riscontrato la frattura di alcune costole, causata quasi sicuramente da violenti calci inferti al povero cane indifeso.

A nulla però sono valse le cure del medico perché nel frattempo l’emorragia interna aveva invaso gli organi vitali portando Bingo alla morte.

Gli abitanti di tutto il quartiere sono molto amareggiati. I cani vanno rispettati, sempre e comunque, e non si possono sopportare questi continui maltrattamenti. Vere e proprie violenze gratuite contro animali indifesi.

Episodi che si ripetono e che, però, non vanno mai sottovalutati. Spesso, infatti, chi compie crimini sugli animali poi ne potrebbe compiere anche altri ai danni delle persone.

Ricordiamo che la legge italiana punisce penalmente ai sensi dell’art.544-ter il maltrattamento degli animali.