Motta sulla proroga al pensionamento dei magistrati: ‘Se il decreto diverrà legge potrei fare ricorso’

Le parole del Procuratore Capo di Lecce – che il 19 luglio scorso ha compiuto 71 anni – si riferiscono all’articolo 5 del Decreto Legge, approvato martedì scorso dal Consiglio dei Ministri. Egli ritiene che il testo, allo stato attuale, sia ‘incostituzionale’.

"Quando il decreto verrà convertito in legge, valuterò se presentare ricorso anche perché non è da escludere che nel frattempo intervengano delle modifiche al testo". Le parole del Procuratore Capo di Lecce Cataldo Motta si riferiscono all'articolo 5 del Decreto Legge approvato martedì scorso dal Consiglio dei Ministri. Il dr. Motta che il 19 luglio scorso ha compiuto 71 anni, nutre forti perplessità sulla decisione di concedere una proroga al pensionamento solo ad alcune "categorie" di Magistrati. Ritiene che il testo dunque, allo stato attuale, sia  «incostituzionale, poiché pone delle distinzioni in base ai ruoli ricoperti, mentre si sarebbe dovuto indicare per tutti i magistrati  il compimento dei 72 anni, come limite d'età per il pensionamento". Invece l'articolo 107 della Costituzione "invocato" da Motta, recita che "I magistrati si distinguono tra loro soltanto per diversità di funzioni".
 
La proroga, dunque, riguarda solo i magistrati con ruoli di primo piano in: Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Avvocatura dello Stato e non quelli ordinari. Le perplessità di Motta sull'articolo 5 del Decreto Legge sono condivise dal Consiglio Superiore della Magistratura, che porrebbe delle distinzioni sulla possibilità di proroga al pensionamento, tra magistrati di “serie A” e di “serie B”.  Ad ogni modo, per l'attuale Procuratore Capo di Lecce, il 15 dicembre di quest’anno scadranno gli otto anni di mandato. Intanto, nella giornata di ieri, nelle vesti di Pubblico Ministero il dr. Motta ha partecipato all'importante operazione della Guardia di Finanza (si trovava a bordo della motovedetta) che ha intercettato un barcone con a bordo 84 cittadini extracomunitari e tre scafisti.
 
Ricordiamo inoltre che, il 24 agosto sono scaduti i termini per presentare la candidatura a Procuratore Capo di Lecce. I nominativi sono ancora top secret.  Ad ogni modo qualora avesse presentato la propria candidatura, in  "pole position" ci sarebbe Leonardo Leone de Castris. Questi è stato Procuratore Capo di Foggia a partire  da maggio del 2013. Il dr. De Castris ha maturato i tre anni di copertura della nuova funzione e può così candidarsi ad un differente ufficio.
 
Un altro autorevole candidato alla guida della Procura leccese è Antonio De Donno, Procuratore Aggiunto a cui Motta a fine febbraio ha affidato la guida della Dda. Potrebbe tuttavia esserci qualche candidatura "forte", proveniente da altri distretti.



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