I Vigili Urbani all’interno del “Fazzi”, fioccano multe e contestazioni. Ma il problema del parcheggio rimane

Giungono le segnalazioni da parte non solo di pazienti, ma anche di dipendenti e operatori sanitari. Il problema delle aree di sosta, però, non è ancora stato risolto.

Le conseguenze della convenzione tra Asl e comune di Lecce erano prevedibili e, puntualmente, si stanno verificando in questi giorni.

A segnalarle non solo i pazienti ma, come avevamo anticipato su input del Sindacato Fsi-Usae, anche i dipendenti e gli operatori sanitari che, a vario titolo, orbitano nelle strutture del “Vito Fazzi”.

La possibilità data alla Polizia Locale di entrare all’interno dell’area di proprietà dell’Azienda Sanitaria Locale per constatare e sanzionare tutte le infrazioni nel parcheggio interno del nosocomio, ha cominciato a dare i suoi frutti.

Giungono, così, le prime multe, ma anche le inevitabili proteste di chi era abituato a una sorta di autoregolamentazione interna, dove, i principi della sosta erano gestiti con maggiore flessibilità – e se vogliamo anche disordine – di quanto adesso possa accadere.

Ma le contravvenzioni non cambiano certo lo stato dei luoghi, poiché, il problema principale è quello dell’assenza di parcheggi, che spingono tanti operatori ogni qual volta vedono aggirarsi nel cortile del “Fazzi” le auto dei Vigili Urbani a scendere per spiegare la difficile situazione che stanno attraversando e che spesso li costringe a lasciare i veicoli in maniera non proprio ortodossa.

Certo, gli agenti non possono far finta di non vedere, ma è normale che in tanti si annidi il dubbio che il rimedio trovato per porre fine al caos e al disordine interno, sia peggiore del male.

C’è anche la consapevolezza che la situazione sia destinata a peggiorare e non migliorare dal punto di vista della sosta e della mobilità nel momento in cui anche il Dea verrà inaugurato e sarà attivo, aumentando il carico della richiesta dei parcheggi.

I lavoratori si stanno già mobilitando in massa tramite le sigle sindacali per cercare di trovare una soluzione, poiché non ritengono giusto di essere costretti a pagare multe per il fatto di recarsi sul proprio posto di lavoro in cui i parcheggi diventano un bene raro.

Per non parlare, poi, della sicurezza… Nei giorni scorsi Francesco Perone, Segretario Territoriale di Fsi-Usae, aveva lanciato l’idea di fornire i dipendenti di un pass di riconoscimento e chissà che le vicende di queste giorni non possano accelerare una risoluzione in tal senso.



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