Occhio alla rotatoria sulla Lecce-Torre Chianca. La denuncia dei cittadini

Una strada famigerata, messa oggi in sicurezza dai lavori di ampliamento del setto stradale, sulla quale insiste una rotatoria scarsamente segnalata e già teatro di incidenti. La via Adriatica per le marine leccesi.

Il palo divelto all’ingresso della rotatoria è testimone dell’ultimo incidente, un sinistro avvenuto paradossalmente su una strada ampliata e messa in sicurezza. Siamo sulla Lecce Torre Chianca, la strada per le marine leccesi che da via Adriatica conduce anche a Spiaggiabella e Casalabate, i luoghi di mare dei leccesi.

La rotatoria è di per sé una struttura viaria che potenzia la sicurezza e al tempo stesso agevola il flusso veicolare, ma in questo caso, secondo qualcuno, sarebbe pericolosa.

Alcuni cittadini e automobilisti, frequentatori assidui del tratto stradale, denunciano una situazione di pericolo legata non tanto alla mancata segnalazione della rotatoria(una delle due realizzate su quel tragitto), quanto al fatto che chi vi sopraggiunge, specie in condizioni sfavorevoli di visibilità, non riesce a scorgere il marciapiede circolare della rotatoria.

L’incidente dell’altro giorno chiarisce questo punto. In più, aggiunge Franco, un residente della zona, alla rotatoria si arriva improvvisamente dopo un lungo e veloce curvone, ecco perché andrebbero realizzate per terra delle bande colorate e catarifrangenti per assicurare il giusto livello di visibilità

Bruno, automobilista che percorre quel tratto 4 volte al giorno, spiega che la rotatoria è pericolosa per chi ancora non ne conosce l’esistenza, molti di noi passandoci ogni giorno – dice – hanno seguito passo dopo passo i lavori di allargamento del tratto Lecce Torre Chianca e conoscono, pertanto, vita, morte e miracoli di questa via del mare, chi invece la percorre per la prima volta può andare incontro a qualche rischio.

Per il resto c’è da sottolineare il valore assoluto dell’intervento che sana ferite aperte da decenni, trasformando la Lecce Torre Chianca in una strada normale, che nessuno vorrà o potrà più chiamare strada della morte. Fino a prova contraria, chiaramente.



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