Parcheggi a pagamento al Fazzi. ‘Sui malati il Comune non può fare cassa’, il M5S accanto alle associazioni

Al sit in di protesta contro le strisce blu al Vito Fazzi organizzato dalle associazioni Salento Rinasce e Pronto Soccorso dei Poveri, ha partecipato anche il consigliere regionale pentastellato Tony Trevisi.

‘L’ospedale non è una spa, chi viene al Fazzi non va a divertirsi in un pub o in una discoteca. Far pagare il parcheggio ai malati e ai loro familiari è indegno!’

Non hanno usato parole tenere contro l’Amministrazione Comunale di Lecce i presidenti delle associazioni salentine Pronto Soccorso dei Poveri e Salento Rinasce, sempre in prima fila quando c’è da difendere le persone più bisognose. Già, perché forse pochi euro al giorno di parcheggio per chi non conosce l’indigenza sono poca cosa, ma per chi ha i denari contati anche per fare la spesa sono tanto. E non si possono pagare per andare a visitare un parente malato,  un familiare che fa terapia o anche solo per andare a donare il sangue.

Insomma, se alcuni salentini ritengono normale che si paghi il ticket anche in prossimità dell’ospedale sito nella periferia leccese (‘lo fanno in tutte le città d’Italia perché non a Lecce?’, hanno scritto i sostenitori dell’iniziativa del Comune sulla nostra pagina facebook), ci sono anche coloro che proprio non riescono a digerirlo.

A dar manforte alle associazioni anche il Movimento Cinque Stelle che con il consigliere regionale Tony Trevisi prende decisioni nette e molto chiare: ‘Il Comune di Lecce non può fare cassa su chi viene qui a curarsi, a fare un controllo medico, una visita specialistica, a donare il sangue. Sulla sofferenza non si può speculare. Certo, ci sono gli abusivi. Li vediamo tutti i giorni. Ma non possono essere un alibi. L’abusivismo si combatte con maggiori controlli del territorio, qualche telecamera, una pattuglia di vigili urbani, una volante della vigilanza privata… Ci sono i mezzi per risolvere il problema dell’abusivismo se lo si vuole risolvere’.

‘Bisogna tutelare le persone svantaggiate che non vengono a divertirsi – attacca Raffaele Longo, presidente dell’Associazione Salento Rinasce -. All’Ospedale si va per bisogno, per necessità. La scusa del parcheggio a pagamento per scacciare gli abusivi non convince nessuno e i cittadini lo hanno ben capito. Vogliono solo fare cassa ma noi continueremo ad alzare la voce, a non rassegnarci a questa ingiustizia’.

‘Siamo in una terra di nessuno – rincara la dose Tommaso Prima, presidente del Pronto Soccorso dei Poveri – tutti fanno quello che vogliono ma gli unici a pagare devono essere i malati e i loro parenti. Dopo la vostra segnalazione hanno rimosso il parcheggio per disabili in curva, ma quante cose si fanno senza che i cittadini se ne accorgano? Gli abusivi sono qui, anche stamattina. Perché non viene nessuno a presidiare il territorio? Bisogna aspettare di mettere la tassa e il balzello a danno dei più poveri per pensare di porre rimedio?

Durante il sit-in di protesta al Fazzi, il consigliere Trevisi ha lanciato un’idea che ha trovato il favore di molti presenti. Se non si può o non si vuole tornare indietro sulla decisione di istallare i parcometri e le strisce blu nell’area, si può fare ciò che viene fatto in Svizzera. Oltralpe, racconta l’esponente dei CinqueStelle, chi va in ospedale per motivi sanitari ritira dalla portineria un ticket che esibisce sul parabrezza, evitando di pagare.

Potrebbe essere un modo. Tutto si può fare. Bisogna capire quale sia la volontà vera dell’Amministrazione Comunale.