L’aggressione di domenica scorsa nella marina leccese di TorreChianca al giovane ambulante di 17 anni della Guinea è stata una delle pagine più brutte dell’estate salentina, più tristi, più difficili da conciliare con l’idea di ospitalità che da sempre questa terra ha dato al mondo intero.
I fatti sono noti e arcinoti, ma non deve mai stancare raccontarli: un ragazzo africano, con regolare permesso di soggiorno, era intento a vendere occhiali da sole ai bagnanti situati sul tratto di spiaggia nei pressi di Lido Cambusa a TorreChianca, stabilimento che poi nella notte avrebbe subito un attentato che potrebbe essere messo in redazione con i fatti accaduti al mattino sulla spiaggia. Stando alla ricostruzione ufficiale dei fatti, alcuni ragazzi avrebbero prima chiesto di vedere alcune paia di occhiali, manifestando così l’intenzione di acquistarli e poi si sarebbero rifiutati di restituirli al giovane ambulante. Quando questi ha provato a recuperarli è stato aggredito con calci e pugni e qualcuno ha addirittura provato ad annegarlo.
Sembra anche, cosa abbastanza triste, che in pochi, pochissimi si siano mossi a difesa del giovane e che, peggio ancora, qualcuno abbia criticato anche le forze dell’ordine quando si sono presentate sul posto alla ricerca degli aggressori, poi identificati e messi in cella.
I salentini, però, non vogliono dimenticare il grave episodio e domenica prossima, 2 agosto, alle 19.30, si daranno appuntamento per una manifestazione che, partendo da Lido Cambusa, sfilerà per TorreChianca in solidarietà al giovane ragazzo ambulante.
Saranno in tanti a partecipare, con l’obiettivo di ricordare a tutti che il Salento e Lecce sono territori d’accoglienza in cui il razzismo non può e non potrà mai attecchire.