“Abitare poeticamente il mondo o abitare umanamente il mondo, in fondo, è la stessa cosa” dichiarava il poeta francese Christian Bobin, la cui riflessione costituisce il fulcro attorno al quale ruotano tutti gli incontri della rassegna “Abitare poeticamente il mondo”, organizzata dalla libreria e casa editrice AnimaMundi. Nell’ambito della rassegna, questa sera alle ore 21.00 si terrà a Otranto, presso il Giardino di via Lopez, l’incontro con l’economista Luigi Bruni, professore ordinario di Economia politica presso l’Università Lumsa di Roma, sul tema “La foresta e l’albero, dieci parole per un’economia più umana”. L’evento è organizzato in collaborazione con “La Scatola di Latta”, associazione che promuove iniziative civico culturali nel meridione, con il sostegno de “Il blog di Sviluppo Felice”, sito nazionale di riflessione economico e sociale. Alla presentazione del libro seguirà la proiezione del film “I villani” di Daniele De Michele, DJ, cuoco e filosofo.
L’iniziativa di AnimaMundi prevede incontri, seminari e proiezioni di filmati, tutti dedicati alla poesia intesa come sguardo sul mondo, possibilità di affrontare le relazioni e la vita, arma per combattere la frenesia del quotidiano e il senso di inquietudine tipico del nostro presente. Bruni farà riferimento ad un lessico che, seppur appartenente alla sfera economica, viene utilizzato, in generale, nel mondo del lavoro e della produzione fino a tutti gli ambiti della vita: merito, efficienza, competizione, leadership, innovazione, sono termini che ben si adattano ad esprimere il senso di soddisfazione e di superiorità suscitati dal prevalere quando si è in competizione ma che, alla fine, si rivelano poveri, sterili, se riferiti ai valori veri e profondi della vita. “La foresta e l’albero” (Vita e pensiero edizioni), il libro di Luigino Bruni ci invita a riflettere sull’inadeguatezza di queste nuove “parole d’ordine” in un’epoca come questa, colpita da una crisi non solo economica ma soprattutto umana.
La lettura di questo libro ci riporta ad una dimensione che poco ha di economico, una dimensione di valori primordiali, ci ricorda l’esistenza di un senso del dovere da esercitare nei confronti di un patrimonio spirituale e civile che gli uomini hanno dissipato e che ne è uscito compromesso, messo al bando, rinnegato. Alle parole della sfera economica si sostituiscono termini appartenenti ad una realtà pre-economica e che richiamano valori che non devono essere trascurati, quali mitezza, lealtà, generosità, compassione, umiltà.
Lo scopo del libro non è indurre alla nostalgia ma far riscoprire l’importanza e il significato di questa parole troppo spesso messe da parte, dimenticate. Bruni le riprende per attribuire loro un significato nuovo, per permettere a queste parole di passare attraverso la crisi di un’epoca ed uscirne rigenerate. Servendosi di una metafora ispirata al mondo vegetale, paragona la grande cultura aziendale ad un albero che ha bisogno dell’ossigeno che solo quei valori pre-economici possono dargli. Come una foresta, ricorda Bruni, vive di biodiversità, di tante specie diverse, così l’albero dell’economia, per tornare a rinvigorirsi, ha bisogno di essere affiancato da tutti gli altri alberi dell’esperienza umana, da quelle virtù che sono alla base di sviluppo integrale della persona di ciascuno, non solo nell’ambito lavorativo ma anche – e soprattutto – nella vita di ogni giorno.
Per partecipare all’evento è necessaria la prenotazione via email: [email protected] o messaggio whatsapp al 3381745339, specificando nome e numero di persone.
