Un gesto dimostrativo volto a sensibilizzare l’intero territorio salentino che mette le sue “radici” – è proprio il caso di dirlo – nel comune di Nociglia. Qui, da ieri mattina, i cittadini stanno spontaneamente sopraggiungendo in segno di protesta su un luogo destinato alla scomparsa, a meno di repentini interventi politici. Tutto per stoppare l’abbattimento di ben ventidue pini italici in funzione della nuova pista ciclabile intercomunale realizzabile con appositi fondi regionali. Per molti residenti del paese salentino, quella zona ha un significato importante, tanto da definire quest’operazione “pazzesca e contraddittoria”. Molto più che importante, considerando le modalità di un improvvisato sit-in: incatenamento umano agli alberi destinati al taglio. Una “violenza contro un bene pubblico ambientale e paesaggistico di prim’ordine”; “biocidio a fondi pubblici”. Parole severe, decise, ma che sottolineano quanto la comunità ci tenga profondamente. Sulla questione si sono anche mobilitati anche alcuni parlamentari salentini mediante un’interrogazione, pubblicata lo scorso 7 agosto, al fine di intervenire per la modifica del progetto a salvataggio degli alberi.
La notizia si è diffusa dopo l’ordinanza n°51 del 21 novembre 2013, comparsa il 22 novembre sul sito internet ufficiale del Comune di Nociglia, che spiega esplicitamente della chiusura al traffico di Corso On. Manfredi per le operazioni di taglio e rimozione di ventidue grandi pini italilci del Vignale di Nociglia a partire dalle prime ore di Mercoledì 27 novembre. Un luogo del Un luogo del cuore caro anche a tantissimi nocigliesi, e non solo, che hanno espresso via mail e sui social network in queste ore tutta la loro amarezza. ”Chiediamo pertanto – fanno sapere i protestanti – che si dia alle istituzioni modo e tempo per approntare tutte le necessarie modifiche al progetto, e che si esca ora dal buio vicolo cieco verso cui quell’ordinanza indirizzerebbe, attraverso la sua urgente responsabile e saggia sospensione”.
E’ questo il mese in cui si festeggia “La nazionale Festa degli Alberi” ed in tutt’Italia si stanno ripiantando, nuovi giovani alberi. Proprio quest’anno tra l’altro dovevano essere realizzati i censimenti da parte dei comuni, e far scattare i conseguenti vincoli, per le alberature urbane di pregio, quale ovviamente anche quella dei Pini in questione, in ottemperanza alla Legge dello Stato n. 10 del 2013 "Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani". “Diversi agronomi dopo gli appositi sopralluoghi ci hanno poi informato dello stato di ottima salute degli alberi, esponendo innumerevoli soluzioni e/o varianti atte alla migliore realizzazione della pista ciclabile nel rispetto della natura e delle esigenze di fruizione del luogo”.
Potature sagge e minimali, rifacimento rispettoso dei manti stradali e marciapiedi, son gli interventi perseguiti in altre realtà simili, identiche, ad esempio nella vicine Poggiardo come nella città di Caprarica di Lecce, lungo strade alberate di pini mediterranei. “Assolutamente nulla impedisce pertanto che lo stesso avvenga a Nociglia! – sottolineano alcuni cittadini contrariati – di fronte ai grandi budget pubblici stanziati per la pista ciclabile, si può adeguare il progetto creando grandi aiuole sterrate sotto i pini, rimuovendone il cemento preservando i loro apparati radicolari che ben imbrigliano anche i suoli del terrapieno del corso On. Manfredi”.
“Facciamo pertanto appello a tutti gli Enti cui indirizziamo d’urgenza questa lettera aperta – scrivono ancora i protagonisti del sit-in – a partire dal medesimo Comune di Nociglia, perché si blocchi e sospenda ogni ordinanza di taglio, al fine della saggia necessaria e virtuosa modifica del progetto. Quegli alberi non possono diventare biomassa da ardere, dato il loro grande valore ambientale ed urbanistico, nonché per il loro legame paesaggistico con il Vignale. Da Istituzioni dello Stato Italiano, e da loro rappresentanti, abbiamo il dovere civile e morale di dare il buon esempio, tutti quanti e tutti insieme, ciascuno secondo i propri ruoli e competenze, ascoltando innanzitutto i cittadini, ed agendo di conseguenza, senza bracci di ferro vuoti e tali da creare inutili ferite sociali, storiche e paesaggistiche, ma con la forza di saper distinguere con fermezza il Vero Bene Pubblico, che oggi passa dalla massima tutela e preservazione di quei 22 alberi”.
“Siamo certi – concludono – che verrà da tutti un intervento ispirato dalla massima responsabilità, contemperando come ben possibile tutte le istanze senza sacrificarne alcuna. Abbiamo il dovere di operare per la massima cura delle suggestioni del bel Vignale, e dei suoi bellissimi odorosi Pini, alberi Italici per eccellenza, simboli nazionali e di romanità, che ricordano tantissimo, almeno per la loro forma ad ombrello, proprio l’albero che è nello stemma civico della loro Città di Nociglia”.
