Ritorna la mediazione obbligatoria «per una giustizia più snella»

Dopo un primo stop della Consulta, il decreto del fare ha reintrodotto con alcune modifiche, l”™istituto della mediazione in materia civile e commerciale. Questa mattina i dettagli presso la Camera di Commercio.

“Per essere affidabili nel mondo degli affari bisogna avere certezze dei tempi di conclusione dei contratti e di risoluzione delle controversie” spiega il dottor Matteo Sciarrillo, responsabile della segreteria dell’organismo di mediazione della Camera di Commercio, presente questa mattina all’incontro insieme al ragionier Pietro Pedone, responsabile dell’ufficio conciliazione e mediazione civile e commerciale e la responsabile dell’organismo, Annamaria Leucci.

“ La mediazione civile e commerciale ha questo scopo – prosegue il dottor Sciarrillo – e soprattutto garantisce che si possa parlare. Non si fanno affari se non si parla. Almeno, allora, bisogna mettersi d’accordo sul litigare. Noi diamo una sede dove poter litigare e certamente se vi è una partecipazione nell’ottanta per cento dei casi si giunge ad un accordo che risolve le questioni costituendo un nuovo contratto, magari che supera quelle difficoltà incorse nel rapporto ordinario e ne crea uno nuovo che mantiene quella rete di contatti che per il mondo degli affari è vero patrimonio”.

Questa mattina presso la camera di Commercio di Lecce, il vicesegretario generale di Unioncamere Tiziana Pompei, ha spiegato in video conferenza l’importanza di tentare un accordo prima di presentarsi davanti a un giudice per dirimere una controversia nel modo più semplice rapido ed economico.

Tempi brevi e costi ridotti per una giustizia più snella. La mediazione ha inizio: su iniziativa di parte, in virtù di un’apposita clausola contrattuale o statuaria, su decisione del Giudice e può riguardare controversie di condominio, diritti reali, successioni ereditarie, patti di famiglie, affitto di aziende, comodato, locazione, risarcimento danni, contratti assicurativi bancari e finanziari.

Il procedimento di mediazione civile ha una durata massima stabilita dalla legge che prevede la conclusione entro 90 giorni.

Per attivare la procedura, occorre presentare alla Segreteria dell’Organismo di mediazione una precisa modulistica, disponibile sul sito della Camera di Commercio di Lecce.

Il mediatore è una persona indipendente e imparziale che dà assicurazione di non avere rapporti con alcuna delle parti che possano compromettere la sua equità, firmando un’apposita dichiarazione. La proposta del mediatore giunge se le parti glielo richiedono concordemente. Se tutti i soggetti sono assistiti da un avvocato, l’accordo sottoscritto dalle parti e dagli stessi avvocati costituisce l’esecutivo per: l’espropriazione forzata, l’esecuzione per consegna e rilascio, esecuzione degli obblighi di fare e non fare, nonché per l’iscrizione ipoteca giudiziale.

“La Camera di Commercio di Lecce ha investito con convinzione nella promozione della mediazione”. In pieno accordo è Unioncamere che “ ha fortemente voluto la reintroduzione del sistema – ha spiegato Tiziana Pompei questa mattina in videoconferenza – . La mediazione è un momento importante – ha proseguito – per capire  se ci sono le condizioni per andare avanti nella controversia. Se siamo arrivati al settanta per cento delle mediazioni, vuol dire che chi si siede al tavolo vuole mediare. Noi abbia fatto la nostra parte importante, ora – conclude – anche l’avvocatura deve fare la sua. Quello che conta è non perdere di vista la formazione e la qualità anche degli avvocati”.



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