Occhio ai cani di piccola taglia. In campagna è meglio tenerli al guinzaglio

Nessun allarme, ma la presenza, consolidata e diffusa, del lupo appenninico nel Salento chiama in causa il dovere della custodia degli animali domestici. Il lupo è un predatore per natura e attacca tutto ciò che può essere cibo. Vediamo i suggerimenti degli esperti.

Non solo il bestiame, lo sappiamo, ma anche i piccoli cani. Ci aveva messi in guardia fin da subito il dottor Giacomo Marzano, biologo faunista, autore dello studio scientifico che attestava il ritorno del lupo nel Salento, e fra i massimi esperti sull’argomento. Ci disse, già 5 anni fa, che “un cane che incontra un lupo non è più lo stesso dopo, ed il trauma non sarà mai superato”, e infatti la cronaca ci dice che qualche cagnolino tra le zanne dei lupi ci finisce eccome, soprattutto in provincia di Lecce dove il lupo si è diffuso in maniera incredibile negli ultimi tempi e dove non ci sono prede naturali a sufficienza come avviene in altri territori con i cervi e i cinghiali, questi ultimi, ibridati con i maiali del posto, ci sono eccome ma non in quantità sufficiente per soddisfare i bisogni alimentari del lupo.
Proprio i cinghiali, misteriosamente reinseriti a Lecce intorno al 2007, sono stati la traccia biologica seguita dal lupo, prima solitario, poi in coppia, poi in branco (fino a 4, al massimo 5 esemplari).
Riportandoci all’argomento del titolo occorre ribadire che gli attacchi ad aziende faunistiche ci sono stati, specie nella zona di Lecce e appartengono alle regole del gioco, mentre è più critico il caso dei cani sbranati, specie se di piccola taglia. Non è la taglia a scoraggiare il lupo, ma è chiaro che un animale affamato trova nel cagnolino una facile preda, come avvenuto nei giorni scorsi e come raccontammo 4 anni fa quando alla fine di agosto del 2018 nelle campagne di Acaya un piccolo cane fu portato via da un grosso lupo davanti agli occhi inorriditi del padrone, persona piuttosto conosciuta in paese. Secondo i militari della Forestale si trattò dello stesso lupo, trovato morto dopo essere stato investito nottetempo da un’autovettura, sulla litoranea San Cataldo – Torre Specchia.
Ecco perché, a fronte di controlli sempre più capillari da parte delle guardie ambientali, i carabinieri forestali ci ricordano che è necessario evitare di lasciare liberi i propri cani in zone di campagne nelle ore serali o al mattino presto.



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