Una scogliera da sogno, un mare meraviglioso che, anche se Adriatico, riesce ad essere placido con la Tramontana – sempre che non sia particolarmente impetuosa come in questi giorni.
Parliamo di Santa Cesarea Terme, Comune noto per la struttura termale che accoglie numerosi ospiti anche d’inverno. Ma Santa Cesarea è molto di più, o almeno potrebbe esserlo. Angolo di paradiso per chi ama gli scogli, è stata località ambita anni addietro, sede delle vacanze di tanti salentini e non. Oggi, però, la situazione è decisamente cambiata e il comune rivierasco appare abbandonato a se stesso, in un limbo di attesa, l’attesa di interventi di riqualificazione, che forniscano, tra le altre cose, servizi a residenti e turisti, oltre che opportunità imprenditoriali.
Sono stati circa 200 i firmatari di una istanza presentata alle autorità perché Santa Cesarea non venga dimenticata anche quest’anno in cui il Salento sta registrando un incremento costante di turisti e visitatori.
E così, come annuncia il prof. Enrico Cuccodoro, docente dell’Università del Salento e cittadino onorario di Santa Cesarea Terme, giovedì 18 agosto si terrà presso il muretto del belvedere un incontro pubblico.
Sì, perché cittadini, turisti e villeggianti non ci stanno più e si mobilitano per rilanciare la località salentina e confrontarsi sulle azioni di ripresa possibili. Lo scopo è quello di sensibilizzare le istituzioni e l'amministrazione locale, soggetti pubblici che i cittadini vedono come i principali responsabili del declino di Santa Cesarea. Del resto, sono state tante le segnalazioni tra cui quelle di numerosi operatori culturali del territorio, che parlano di “tristezza e degrado”.
Come è stato annunciato, durante l'incontro pubblico di giovedì 18 agosto si discuterà dei problemi ambientali, dei trasporti e della cultura, settori cardine dai quali bisogna ripartire per un progetto concreto e decisivo di rilancio.
“Santa Cesarea – scrive il prof. Cuccodoro – deve tornare a vivere, riacquistando il posto che merita fra le più importanti mete di eccellenza del turismo regionale, salentino, nazionale e internazionale, invertendo, tuttavia, un’attuale visione distorta sul come impostare il turismo e come praticare l'accoglienza turistica e termale”.
E se vogliamo parlare di servizi inesistenti nel comune di Santa Cesarea Terme, tra gli ultimi, ad esempio, vi è uno sportello bancomat non funzionante che fa sentire i villeggianti abbandonati a se stessi. In merito è stata accesa la discussione nei giorni scorsi sui social network, piazza inevitabile del malcontento. In uno dei post si legge “Senza più parole. Unici eventi della stagione? Gli incendi che tengono occupata mezza provincia per le operazioni di spegnimento. Non ho molti anni ma la ricordavo un po’ diversa”.
