Rapine agli uffici postali nei giorni delle pensioni, il sindacato chiede più sicurezza per utenti e dipendenti

“Serve la presenza di una guardia giurata, in particolare durante il pagamento delle pensioni”, così Tommaso Mascara di Slc Cgil Lecce.

Negli uffici postali serve più sicurezza, sia per i dipendenti che per tutti gli utenti. Soprattutto nei giorni di pagamento delle pensioni. A chiederlo a gran voce sono i sindacati salentini. E con la memoria si torna subito a ciò che è successo più volte a Calimera dove i malviventi si sono presentati agli sportelli, il maggio scorso addirittura prendendo in ostaggio un cliente. Senza dimenticare ciò che si è ripetuto il 5 luglio scorso dove nuovamente si sono rivissuti minuti agitati. Una situazione molto grave, che ha messo a rischio i lavoratori stessi ma anche i tanti anziani in fila per ritirare la pensione.

“Più volte abbiamo denunciato la delicatezza, specie in determinati periodi, di quegli uffici postali con lay-out aperto, dove non esiste alcuna protezione, tantomeno alla porta d’ingresso: qui i balordi possono agire indisturbati mettendo a repentaglio vite umane di cittadini e lavoratori”, dice Tommaso Moscara, segretario generale della Slc Cgil di Lecce.

Serve la presenza di una guardia giurata

Servirebbe la presenza di una guardia giurata, in particolare durante il pagamento delle pensioni, continua il sindacato. “Quest’azione di sicurezza Poste Italiane non la ritiene opportuna, mettendo così a rischio giornalmente la tranquillità delle lavoratrici e dei lavoratori. Cosa dobbiamo aspettare, prima che ci sia una chiara organizzazione da parte dell’azienda che risponda a canoni di sicurezza? Cosa possono fare gli inermi pensionati e i lavoratori di fronte a gente armata? In tutta la provincia di Lecce molti sono gli uffici senza alcuna protezione e senza porte blindate”.

“Chiediamo a Poste Italiane di verificare immediatamente la sicurezza negli uffici, ma soprattutto di mettere i propri dipendenti nelle condizioni di poter lavorare tranquillamente durante l’orario di lavoro. Questa organizzazione sindacale utilizzerà tutte le strade e le sedi utili per rimarcare quanto detto e rassicurare i lavoratori”, conclude Tommaso Moscara.

Intanto, sempre gli uffici postali finiscono nell’occhio del ciclone e prosegue la polemica sulla mancanza di denaro contante sia nei bancomat che agli sportelli, a volte proprio nei giorni del pagamento delle pensioni. Motivo per cui sempre i sindacati sono intervenuti per chiedere alla società maggiori rifornimenti di cash viste le lamentele di quegli anziani costretti a ritornare a casa senza soldi.



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