Sospeso il Bando per l’assunzione 47 Oss presso l’Ispe, manca la riserva a chi è in servizio da 20 anni

Accolto il Ricorso dell’Avvocato Pietro Quinto. Il Tar, inoltre, ha fissato in via d’urgenza la trattazione del ricorso il 26 settembre 2024

Il Tribunale Amministrativo Regionale di Lecce, pronunziando sul ricorso proposto dall’Avvocato Pietro Quinto nell’interesse di 44 Operatori Socio Sanitari in servizio presso l’Istituto per i Servizi alla Persona, con sede nel capoluogo, avverso il concorso pubblico indetto dall’Istituto per la nomina in ruolo di 47 oss senza alcuna riserva a favore degli operatori già in servizio da oltre vent’anni, ha riconosciuto apprezzabili favorevolmente le esigenze cautelari prospettate in ricorso.

A tal fine e in considerazione delle complesse problematiche poste alla sua attenzione, ha disposto “la sollecita definizione del giudizio di merito” e ha fissato in via d’urgenza la trattazione del ricorso all’udienza del 26 settembre 2024.

“Una decisione di particolare rilevanza e con favorevoli prospettive – ha dichiarato il legale difensore dei 44 Oss – in relazione dei molteplici profili di illegittimità dedotti in ricorso. In particolare, è stata censurata la disattenzione dell’Istituto nei riguardi degli operatori che, sotto forma di appalti di servizi, forniti da cooperative, hanno in realtà operato all’interno dell’Istituto per oltre vent’anni garantendo le prestazioni lavorative di assistenza in favore delle Residenze Socio Assistenziali  a titolarità pubblica, aziende sanitarie e Comuni, provvedendo all’assistenza delle persone anziane bisognevoli di sostegno per le gravi patologie di cui sono affette. Si tratta dei compiti istituzionali dell’Ispe e che ne legittimano l’esistenza”.

Ciò – ha sostenuto in discussione – viola il principio di ragionevolezza ritenere che questo personale non sia da considerarsi interno all’organizzazione  e che per ciò solo l’Istituto possa indire un concorso pubblico per procurarsi dall’esterno altro personale Oss, in sostituzione di quello già in servizio. Sotto altro profilo e in via subordinata, nel ricorso è stata denunciata l’illegittimità del bando di concorso per la mancata previsione di una doverosa riserva in favore dei ricorrenti, operatori socio sanitari al servizio dell’Istituto da oltre vent’anni.

Il Tar, quindi, ritenute “apprezzabili favorevolmente le esigenze dei lavoratori ricorrenti e tutelabili adeguatamente con la sollecita definizione del giudizio di merito”, ha fissato la data della discussione del ricorso al prossimo 26 settembre.